PERUGIA – "Il progressivo calo della natalità è il risultato di fattori complessi, tra cui il declino della fecondità, il rinvio della maternità, l’erosione della base demografica delle donne in età riproduttiva e le difficoltà economiche e lavorative che incidono sulle scelte procreative – spiega Giuseppe Coco di Aur - Al contempo, l’aumento della mortalità è l’inevitabile riflesso di una popolazione sempre più anziana, con effetti destinati a protrarsi nel tempo. Di fronte a questo scenario, i dati analizzati pongono questioni rilevanti sul futuro demografico dell’Umbria e sulle possibili strategie per attenuare gli effetti di un saldo naturale stabilmente negativo. Un’eventuale inversione di tendenza – sostiene – richiederebbe un insieme di interventi integrati, volti a sostenere la natalità, rafforzare le politiche a favore delle famiglie e gestire in modo efficace le dinamiche migratorie, così da contribuire a un riequilibrio demografico. La persistenza di questa tendenza – conclude Coco – rende necessaria una riflessione sulle politiche di welfare, sulla pianificazione territoriale e sulle strategie di sviluppo economico. L’obiettivo è quello di accompagnare in modo sostenibile i cambiamenti in corso, garantendo la tenuta del sistema sociale".
Cronaca"Incidono difficoltà economiche e lavorative: aiutare le famiglie"