"Tutto aumenta. Ieri il carburante era arrivato a 2,099 per il diesel e 2,229 per la benzina. L’inflazione galoppa, le bollette sono alle stelle: si annuncia un periodo nero per le famiglie umbre. Per molte sarà un autunno da incubo. Non ci sono soldi neanche per comperare i libri di scuola ai figli". Così Alessandro Petruzzi, presidente delle Federconsumatori dell’Umbria, che aggiunge: "Ai nostri sportelli arrivano segnalazioni giornaliere di cittadini in difficoltà economiche. Chi viene sbattuto fuori di casa per morosità, chi si è indebitato per il carovita schizzato ai massimi storici, che non può curarsi perché costretto a ricorrere al servizio privato a pagamento visto il protrarsi e l’aumento delle lunghe liste di attesa. La povertà energetica,la povertà educativa, la povertà in assoluto non arretra: c’è preoccupazione anche per la tenuta sociale".
Federconsumatori, dall’analisi dei costi della vita a luglio rilevata dalla commissione statistica del Comune di Perugia, evidenzia come le spese quotidiane abbiano subito variazioni significative con in alta inflazione e una spesa aggiuntiva consistente. "L’Umbria, e in particolare Perugia, emergono nella classifica delle regioni, mostrando come il contesto territoriale possa influenzare i bilanci familiari, vista l’inflazione al +6,7% (dunque spesa aggiuntiva annua di 1.513 euro). Siamo la seconda regione più cara d’Italia e Perugia si piazza al 6° posto in italia per caro vita. Come Federconsumatori chiediamo che fine hanno fatto gli impegni delle forze politiche e del governo per gli interventi risolutivi sul costo carburanti ( ad esempio sterilizzazione eo abolizione delle accise). In questi giorni benzina e diesel in tantissimi distributori della provincia costavano oltre i 2 euro e 10 centesimi. Povere famiglie. Molti umbri saranno ridotti alla fame".
Silvia Angelici