Perugia, 17 dicembre 2022 - Brusca frenata dell’influenza in Umbria: dopo il picco della settimana scorsa, scendono infatti i casi di Australiana e di altre sindromi, con una stima che dal 5 all’11 dicembre (ultimo dato disponibile reso pubblico ieri pomeriggio dall’Istituto superiore di sanità) riguarda circa 13.500 umbri, rispetto ai 16.500 stimati la settimana prima. Nel rapporto Influnet infatti l’incidenza nella nostra regione è passata da 19,1 casi a 15,6 ogni mille abitanti, con un numero di medici coinvolti superiori a quelli della settimana prima. E si riduce, come anticipato da alcuni pediatri dalle colonne di questo giornale, anche l’incidenza tra i bambini piccoli: circa 7mila al momento quelli a letto che hanno tra 0 e 14 anni, rispetto agli indicimila della settimana passata. Per i piccoli tra zero e 4 anni infatti, l’incidenza è passata da 73 a 67 casi, per quelli da 5 a 1 4anni da 26,6 a 22,5. Aumenta invece tra gli adulti (da 9,8 a 11,50)mentre resta stabili quella degli anziani, con 5 over 65 influenzati su mille assistiti.
L’Istituto superiore di Sanità spiega che circolano al momento sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, sostenute oltre che dai virus influenzali anche da altri virus respiratori. L’Umbria però non è più tra le regioni a "massima intensità" che sono Piemonte, PA di Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo. Infine il confronto con le medie nazionali: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza in Italia è pari a 50,62 casi per mille assistiti (Umbria 67,09 la più alta), nella fascia 5-14 anni a 27,56 (22,47) tra 15-64 anni a 12,81 (11,5) e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,49 casi per mille assistiti (4,95).