REDAZIONE UMBRIA

Arriva il picco dell’influenza. In Umbria già 38 casi gravi, in tre mesi 140mila a letto

La regione è entrata in zona rossa, con 17mila casi nella scorsa settimana. Accessi regolari al Pronto soccorso. Alcuni casi di legionella ma “nessuna emergenza”

Perugia, 6 febbraio 2025 – Sono circa 140mila gli umbri che negli ultimi tre mesi sono finiti a letto con l’influenza o la para-influenza. E di questi ben 17mila sono stati colpiti da febbre, dolori e sintomi gastro-intestinali la settimana scorsa. Non a caso l’Umbria è ora in ‘zona’ rossa, quella cioè con più di 17 casi ogni mille persone (siamo a 19,70 secondi in Italia solo all’Abruzzo), con il rischio che la prossima settimana si possa finire in zona ‘nera’, dato che è atteso il picco con due mesi di ritardo rispetto all’anno scorso. Come riferito dall’Istituto Superiore di Sanità, anche nella nostra regione crescono i casi di influenza che colpisce soprattutto i bambini, gli anziani e i soggetti fragili. Generalmente i sintomi sono lievi, ma nel caso questi dovessero peggiorare è opportuno contattare il medico di evitare l’accesso diretto al pronto soccorso, quando i sintomi sono gestibili. Ad oggi in Umbria si sono registrati 38 casi gravi di influenza con ricovero ospedaliero a seguito di complicazioni. Gli esperti avevano annunciato che il virus quest’anno sarebbe stato ‘violento’ con alcuni soggetti e così è stato. La situazione all’ospedale di Perugia al momento non presenta criticità secondo l’Azienda ospedaliera. Gli accessi al Pronto soccorso sono quelli tipici di un mese invernale (circa 220 al giorno) e nei reparti la gestione dei pazienti è sotto controllo.

Segnalati alcuni casi di legionella, che a volte possono sfociare in polmonite. La Asl 1 – distretto del Perugino - però fa sapere che ‘non c’è emergenza’, anche qui siamo insomma, nella norma con una media di circa 70 casi all’anno. La Regione ricorda che il modo migliore per prevenire l’influenza è vaccinarsi ogni anno, facendo riferimento al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta e che la vaccinazione antinfluenzale è fortemente consigliata alle persone dai sessanta anni di età, ai bambini dai sei mesi ai sei anni compiuti, ai medici, al personale sanitario, anche volontario e in genere, a tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria. Ad oggi, sono state somministrate 191.337 dosi di vaccino, di cui 147.617 agli over 65, 11.881 alla fascia di età 60-64 anni, 2.940 prime dosi per la fascia di età 6 mesi-6 anni, 2.439 seconde dosi fascia di età 6 mesi-6 anni. I dati sono in linea con quelli del 2024. “Voglio ringraziare profondamente tutti i professionisti del sistema sanitario regionale impegnati nella campagna vaccinale e nell’assistenza ospedaliera”, afferma la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.

“Rinnovo anch’io l’appello degli esperti, rivolto a tutta la popolazione – continua la Presidente - a proteggersi dall’influenza stagionale ricorrendo alla vaccinazione antinfluenzale per evitare, nei casi di complicanze, di intasare i pronto soccorso dei nostri ospedali. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta dei territori, come di consueto, sapranno fornirvi tutte le informazioni necessarie”.

M.N.