
Sanderson Mendoza
Terni, 17 marzo 2025 – Dall’ospedale Sant’Eugenio di Roma è arrivata la più tragica delle notizie: Sandro non ce l’ha fatta. Sanderson Mendoza, operario di Tapojärvi, è morto a ventisei anni in seguito alle gravi ustioni riportate nell’incidente avvenuto nella tarda serata di lunedì 10 marzo, nell’area del polo siderurgico di Ast. Sei giorni di agonia nei quali le condizioni del ragazzo non hanno accennato a migliorare, fino al decesso avvenuto ieri a causa delle ustioni di secondo e terzo grado che avevano colpito circa l’80% del corpo del 26enne.
Le fiamme avevano coinvolto un mezzo da lavoro, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere, recipienti con all’interno scorie d’acciaio, fuse. Il giovane, come detto dipendente di Tapojärvi, azienda che gestisce le scorie dell’Acciaieria, era alla guida del mezzo. Era stato soccorso dagli operatori del 118, trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria di Terni e da lì trasferito al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio, dove era stato ricoverato nel reparto rianimazione. L’area dell’Acciaieria dove era avvenuto l’infortunio era stata dapprima sequestrata la magistratura che sull’incidente aveva aperto un fascicolo. Dopo il dissequestro, l’azienda ha fatto dei lavori per il ripristino. Subito dopo il grave infortunio, i sindacati avevano indetto uno sciopero. E, nella tarda serata di ieri, è tornato a riunirsi il consiglio di fabbrica. Non è escluso che vengano avviate nuove iniziative di protesta.
Il decesso del giovane operaio “colpisce tutti noi e tutta la città di Terni – commenta il sindaco Stefano Bandecchi –. Sono vicino alla sua fidanzata, ai genitori, a tutti i colleghi. Ribadisco il mio impegno affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo e non certo di morte”.