REDAZIONE UMBRIA

Inizia la lotta all’impianto eolico. Anche il Comune affila le lame

Battaglia legale contro il progetto di energia alternativa nell’altopiano dell’Alfina approvato dal Governo

Inizia la lotta all’impianto eolico. Anche il Comune affila le lame

La battaglia legale contro il parco eolico sta per cominciare. Anche il Comune di Orvieto è contro il provvedimento del Consiglio dei ministri che ha autorizzato l’impianto e la centrale elettrica collegati alle sette pale eoliche alte 200 metri da installare nell’altopiano dell’Alfina, nei territori comunali di Orvieto e Castel Giorgio, al confine con Torre Alfina, Acquapendente e Bolsena. Tutti i sindaci dell’area sono sul piede di guerra ed Orvieto non fa eccezione, come spiega il vice sindaco Mario Mazzi (nella foto): "Abbiamo incontrato l’avvocato che rappresenta i proprietari dei terreni vicini all’area interessata dal progetto e, al Comune di Castel Giorgio, deciso di attivarci per un ricorso ad adiuvandum contro la semplice comunicazione del provvedimento. Ora però valuteremo nel merito le contestazioni. Non siamo direttamente interessati sul piano delle proprietà, ma sul piano delle obiezioni e delle opposizioni già rilevate. A brevissimo prenderemo quindi contatti anche con gli avvocati dei Comuni della Tuscia, che stanno organizzando i ricorsi a questi provvedimenti, per ovviare all’installazione degli impianti previsti". Alcuni dei terreni in cui dovrebbe sorgere l’impianto eolico sono di proprietà dell’Opera del Duomo. Nei giorni scorsi, il viceministro Vittorio Sgarbi, da sempre contrario a queste forme di energia alternativa, aveva rassegnato le dimissioni da assessore alla bellezza del Comune di Viterbo in polemica con il sindaco Frontini, accusata da alcuni ambientalisti come l’orvietano Maurizio Conticelli, di sostenere il progetto. Lo stesso Conticelli aveva chiesto al vescovo Sigismondi di prendere posizione, visto che l’Opera del Duomo possiede i terreni in questione, ma il monsignore non aveva replicato.

Cla.Lat.