REDAZIONE UMBRIA

Femminicidio Ilaria Sula, verifiche su due persone che potrebbero aver aiutato Samson. “Dopo averla uccisa è andato a mangiare una piadina”

La versione del 23enne, reo confesso per l’omicidio di Ilaria Sula, 22 anni. “Ilaria voleva vedere i miei voti. Non accettavo che la storia finisse. Ero pronto a combattere per riaverla”

Mark Antony Samson ha confessato l'omicidio di Ilaria Sula ma nega la premeditazione

Mark Antony Samson ha confessato l'omicidio di Ilaria Sula ma nega la premeditazione

Roma, 8 aprile 2025 – Nuovo sopralluogo della polizia, domani, nell'appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, a Roma, dove il 23enne Mark Samson ha ucciso, secondo quanto da lui dichiarato, Ilaria Sula. Al vaglio la dinamica del femminicidio che non convince pienamente inquirenti e investigatori. Ha fatto tutto da solo Samson? Accertamenti della polizia sono in corso su due persone che, nelle ore precedenti e successive all'omicidio, erano con il giovane. Tra le ipotesi quella che abbiano aiutato il 23enne a disfarsi del cadavere della 22enne di Terni. Le indagini sono ancora in corso.

“Siamo stati insieme un paio d’anni. Era una relazione normale con alti e bassi, come in ogni rapporto”. In un passaggio dell’interrogatorio messo nero su bianco nell’ordinanza del gip il 23enne reo confesso dell’omicidio di Ilaria SulaMark Samson, racconta la sua versione dei fatti. A partire da quando i due si sono incontrati sul posto di lavoro e si sono messi insieme. 

“Voleva vedere il mio libretto universitario”

Secondo Samson, studente di architettura, le cose con Ilaria cambiano quando “lei gli chiede, circa due-tre mesi fa, di prendere visione dei voti degli esami universitari”. Per lui i voti sono “un grosso problema, quasi un trauma, sin da quando frequentava la scuola elementare. Ha sempre avuto un'ansia da prestazione specialmente nei confronti dei genitori”. 

Stando alle sue parole, Ilaria lo pone di fronte a un ultimatum. Se non gli farà vedere il libretto, lei lo lascerà. “A fine gennaio 2025 decidono quindi di prendersi una pausa di riflessione, che però di fatto non c'è, perché i due continuano a vedersi. Il ragazzo riferisce però che l'atteggiamento di Ilaria è altalenante, a volte lo tratta come un fidanzato, altre volte come un semplice amico”. 

“Non riuscivo ad accettare la fine della nostra storia”

Il 23 ammette che “non riusciva ad accettare la fine del rapporto con Ilaria, nonostante tutti gli amici cui egli si era rivolto, gli avessero consigliato di lasciare andare tale situazione''.

A inizio marzo la situazione precipita ulteriormente quando – a suo dire – Ilaria gli confida di essersi iscritta a una piattaforma. Lui resta “scioccato e incredulo”. Per 10 giorni il rapporto resta altalenante. "Ero pronto a combattere per riaverla".

Finisce, purtroppo, nel modo peggiore. Samson la accoltella a morte nella sua casa di via Homs, dove vive con i genitori. Poi la chiude in una valigia e la carica in macchina, prima di gettarla in un dirupo con tutto il trolley. Dice di averlo fatto in un “raptus di gelosia”, da solo. Nell’inchiesta la madre del 23enne è indagata per concorso in occultamento di cadavere: nell’interrogatorio di ieri avrebbe ammesso di aver aiutato il figlio a ripulire la stanza dal sangue.

Dall’ordinanza emessa dal gip emergono altri particolari inquietanti, come ad esempio che dopo averla "brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere" Samson, è andato a "mangiare una piadina" con una amica di Ilaria con cui "ha parlato dei problemi che aveva con la ragazza". Con l'amica di Ilaria parla di "questioni superficiali e banali (come il compleanno del ragazzo dell'amica o i cornetti comprati per una fantomatica ragazza). Non si pone alcuno scrupolo nell'inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia", aggiunge il gip.