CRISTINA CRISCI
Cronaca

Chirurgia bariatrica, intervento salvavita su paziente con gravissima obesità

Città di Castello: l’operazione nell’ospedale umbro. Si tratta di un trentenne a cui è stato ridotto lo stomaco. La preparazione ha richiesto due mesi

L'equipe di chirurgia bariatrica dell'ospedale di Città di Castello

L'equipe di chirurgia bariatrica dell'ospedale di Città di Castello

Città di Castello, 15 novembre 2024 – Un paziente trentenne, affetto da grave obesità, da alcuni giorni è stato dimesso dall’ospedale di Città di Castello. Dove, per la prima volta in Umbria su un paziente con queste caratteristiche, si è svolto un intervento di chirurgia bariatrica. Il paziente pesa 270 chili. 

L’operazione di riduzione dello stomaco, è stata eseguita dall’equipe di Chirurgia Bariatrica, coordinata dal dottor Alessandro Contine.

«Si tratta di un intervento salvavita. Un peso tale è considerato un fattore di rischio altissimo, per eventi cardiovascolari, respiratori, articolari e infettivi; oltre che incidere negativamente sulla vita sociale determinando isolamento, perdita del lavoro e limitazioni oggettive come l’impossibilità a svolgere i normali atti quotidiani. In questo caso estremo addirittura camminare, fare una rampa di scale, guidare o semplicemente allacciarsi le scarpe era diventato impossibile», ha spiegato il dottor Contine.

Il paziente è un giovane umbro, poco più che trentenne, che versava in queste condizioni da diversi anni. Nel 2022 era giunto in urgenza all’ospedale di Città di Castello, per una grave complicazione legata all’obesità: «Risolta la problematica è stato dimesso e informato sulla possibilità di essere sottoposto a intervento chirurgico bariatrico; accettata la sfida è stato preso letteralmente per mano fino all’intervento che si è svolto nei giorni scorsi».

In questi due anni il paziente è stato visitato periodicamente, rieducato dal punto vista psico-nutrizionale, studiato in modo multidisciplinare e infine sottoposto all’intervento di riduzione dello stomaco. «Quaranta giorni prima il trentenne ha seguito una dieta chetogenica – ha continuato Contine – che ha consentito un calo, seppur esiguo rispetto al peso iniziale, necessario per svolgere l’intervento con maggior sicurezza; intervento che è stato programmato nei minimi dettagli con due mesi di anticipo».

In questo caso è stata necessaria la presenza di due anestesisti in sala operatoria; di infermieri esperti nella gestione e mobilizzazione di questi pazienti e di protocolli validati ed aggiornati. «La delicata operazione – ha concluso Alessandro Contine – è stata svolta in anestesia generale ed è perfettamente riuscita; non ci sono state complicazioni. Il paziente è stato dimesso a soli due giorni dalla procedura in ottime condizioni. Anche la dimissione, che può sembrare precoce nel caso in questione, è il frutto di accorgimenti, protocolli e standardizzazioni che il centro mette in pratica ormai da anni».