FRANCESCA MENCACCI
Cronaca

Perugia, Javier Faroni due mesi dopo: “Mai pentito della scelta. Prima le fondamenta e poi la B”

Intervista al presidente: “Ho trovato una situazione difficile. Triulzi è un consulente, Giugliarelli ha piena autonomia. Deluso da chi dice di amarci e poi ci tira le pietre. Gennaio? Prima sfoltire”

Il presidente del Perugia, Javier Faroni

Il presidente del Perugia, Javier Faroni

Perugia, 3 novembre 2024 – Presidente Faroni, si è pentito della scelta fatta?

“No, sono contento – racconta il presidente del Perugia calcio, da due mesi in carica – . Sono solo preoccupato per la situazione che ho trovato e per il lavoro che ci sarà fare. Si tratta di un club che perde molto denaro ogni anno per le spese correnti, il primo obiettivo è rimettere questa situazione in equilibrio per poi lavorare. Sono concentrato su questo. Ma la gente che incontro mi dà coraggio. L’unica delusione viene da alcuni personaggi che davanti ti dicono di amare il Perugia e invece sono lì pronti a tirarti le pietre. Non parlo certo dei tifosi della curva – e si tocca il cuore – ma di altri personaggi della città”.

Già, ma in città c’è chi si pone domande: quali sono gli obiettivi del Perugia, quali saranno gli investimenti di Faroni?

“Sono un imprenditore con esperienza, i soldi ci sono e ce li mettiamo. Siamo il club che ha più giocatori in rosa, 32 sotto contratto, abbiamo dovuto gestire un allenatore uscente che ha firmato un contratto di tre anni un mese prima della cessione della società (Formisano ha in realtà rinnovato ad aprile, ndr), non è facile salire in serie B se non si hanno le fondamenta. Il primo passo è costruire le fondamenta, per far crescere il progetto sportivo serve tempo”.

Il Perugia calcio di chi è?

“Per il 90 per cento mio e per il 10 di Molinari che è mio amico”.

Il dg Borras, il ds Giugliarelli e l’“equivoco-Triulzi“: chi ha potere decisionale nel progetto sportivo del Grifo?

“Borras è un dirigente di grande esperienza, si occupa non solo di calcio. La responsabilità totale del settore tecnico è di Giugliarelli, che ha piena autonomia, e dell’allenatore. Triulzi? Una persona con la quale parlo, non vuole e non può fare parte del club ma mi consiglia. Non significa che il club si rivolgerà esclusivamente a lui: le decisioni finali spetteranno sempre a me, al ds e al tecnico”.

Ha trovato il sostegno degli sponsor?

“Abbiamo trovato volontà e collaborazione, non coprono certo la perdita del club, ma li vogliamo comunque ringraziare”.

Il Perugia come si muoverà nel mercato di gennaio?

“Nel breve abbiamo le mani legate perché abbiamo una rosa ampia e dobbiamo cedere o svincolare. Il nuovo allenatore vorrebbe lavorare con 25-26 giocatori e dobbiamo capire su chi vorrà puntare. La priorità è vendere per poi prendere qualcuno. Se arriveranno giocatori sudamericani? Ce ne sono di tutte le nazionalità, non escludiamo nulla, stiamo lavorando molto sul settore giovanile: ci puntiamo e per questo abbiamo aumentato gli investimenti”.

Preoccupato per la classifica?

“Penso che questa rosa non meriti questa posizione, è il pensiero si tanti che sanno di calcio. E la classifica non riflette il valore della squadra. Sono convinto che con questo allenatore le cose cambieranno. Ho già visto un atteggiamento diverso”.

Stadio Curi: solo spettatore?

“Mi interessa il club, non un progetto immobiliare, la ristrutturazione riguarda il Comune, con la sindaca Ferdinandi e l’assessore Vossi c’è collaborazione e partecipazione”.