REDAZIONE UMBRIA

Intervista, infermiera “richiamata“

Orvieto: provvedimento dell’Asl nei confronti dell’operatrice. Insorge l’associazione “Articolo 21“

Niente comunicazioni all’esterno se non sono autorizzate preventivamente dall’azienda sanitaria. La Asl richiama all’ordine con una nota ufficiale alcuni dipendenti in servizio all’ospedale di Orvieto che avevano rilasciato interviste, segnalando le carenze e le difficoltà che stanno caratterizzando l’ospedale. Ad avere dato fastidio è stata soprattuto la dichiarazione di una infermiera che svolge attività sindacale, secondo cui l’ospedale sarebbe fortemente depotenziato in termini di personale e di posti letto, con attività fortemente ridotta in alcuni reparti come la cardiologa.

Nella stessa intervista, altri medici hanno anche spiegato come al Santa Maria della Stella si stia procedendo velocemente per smaltire tutto il lavoro sul fronte dell’attività diagnostica ed ambulatoriale che si è accumulato nella fase più concitata della seconda emergenza. La Asl non ha però gradito ed ha emanato una direttiva al personale nella quale si accusano i dipendenti della Asl di aver reso "dichiarazioni arbitrarie ed opinioni personali inesatte e palesemente non corrispondenti alla realtà dei fatti". Adesso però scoppia il caso perché l’associazione Articolo 21 che si batte per la libertà di stampa, parla di bavaglio imposto ai dipendenti e di un comportamento antisindacale. "I medici sono accusati di aver detto falsità senza peraltro dimostrare, nei fatti, tale accusa ma limitandosi a vietare ulteriori interviste" dicono i responsabili dell’associazione. Articolo 21 ha chiesto un parere all’avvocato Valeria Passeri secondo cui "la Asl non può inibire al proprio dipendente di rilasciare dichiarazioni alla stampa, soprattutto se d’interesse pubblico".

L’avvocato aggiunge anche che la posizione assunta "stride con i principi della correttezza e trasparenza della pubblica amministrazione, soprattutto se l’intento è quello di precludere agli operatori sanitari, che ogni giorno si battono nelle trincee ospedaliere, di rappresentare la realtà che stanno vivendo". Cla.Lat.