Mamma morta a 29 anni, anestesista rinviato a giudizio. "Negligenza e grave imperizia"

Dovrà affrontare il processo il medico della clinica privata Villa Fiorita di Perugia per il decesso della giovane che si era sottoposta a un intervento all’anca

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Perugia, 4 ottobre 2023 – Dovrà affrontare il processo il medico della clinica privata Villa Fiorita di Perugia finito sotto inchiesta in seguito alla morte della paziente Ioana Lingurar, la giovane mamma di Tavernelle deceduta il 23 gennaio 2021.

La morte della donna, cosa accadde

Per l’anestesista l’accusa è di omicidio colposo e il processo inizierà a luglio del 2024. La vicenda risale al periodo di piena pandemia, quando Ioan si sottopose ad un intervento all’anca ma, dopo venti minuti iniziò a sentirsi male e andò in arresto cardiaco per morire durante la notte all’ospedale di Perugia dove fu trasportata d’urgenza. All’anestesista viene contestato di avere "cagionato per colpa, consistita in imprudenza, negligenza e grave imperizia" il decesso della donna che si era sottoposta a un intervento all’anca "omettendo di rilevare adeguatamente i parametri clinici della paziente", cioè pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno.

Secondo la Procura di Perugia il medico non si sarebbe accorto di un’aritmia cardiaca e non sarebbe intervenuto come da protocollo medico.

Inoltre l’accusa è sul ritardo con cui avrebbe agito nella fase post-arresto, non disponendo di presidi necessari per affrontare prevedibili situazioni d’urgenza. La donna era stata poi condotta dal 118 all’ospedale di Perugia ma, purtroppo, i medici non erano riusciti a salvarle la vita. Nella perizia chiesta dal tribunale durante l’incidente probatorio, era stata rimarcata anche una carenza di carattere strumentale e organizzativo in sala operatoria, a fronte di emergenze come quella accaduta alla 29enne e inoltre in fase di indagini preliminari, la stessa autorità giudiziaria aveva inteso archiviare la posizione dell’ortopedico, il secondo medico inizialmente indagato.

La famiglia di Ioana, mamma di due bambini in tenera età è assistita dall’avvocato Alessandro Vesi, che ha nominato come consulente il dottor Adriano Tagliabracci, lo stesso che si occupò tra gli altri dell’omicidio di Melania Rea.

L’anestesista è assistito dall’avvocato Delfo Berretti che si dice sicuro di poter far emergere in fase dibattimentale l’innocenza del medico.

La casa di cura, assistita dagli avvocati Vincenzo Propenso e Stefano Bordoni, è stata chiamata nel procedimento come responsabile civile rispetto per una eventuale pronuncia di condanna al risarcimento dei danni.