REDAZIONE UMBRIA

Attentati di Parigi: "Sono sconvolta, ma la vita deve continuare"

L’attrice perugina Isabella Orsini vive a Parigi: ‘Dopo gli attentati sembra di essere in guerra’

L'attrice perugina Isabella Orsini con il marito

Perugia, 16 novembre 2015 - «SONO SCONVOLTA, niente sarà più come prima, siamo in stato di massima allerta. Però io credo nella pace nel mondo, la vita deve andare avanti e in un momento come questo bisogna restare uniti, vicini e solidali». L’attrice e principessa perugina Isabella Orsini è stata testimone diretta della tragica serie di attentati che hanno colpito Parigi. Conosciuta per le sue interpretazioni in film e fiction di successo (come «Il bello delle donne» e «Il sangue e la rosa»), Isabella da anni vive infatti nella capitale francese con la sua famiglia, il marito, il principe belga Edouard De Ligne La Tremoille, e le loro bambine, Althea e Athenais. Subito, attraverso i social network , ha rassicurato parenti e amici che chiedevano allarmati sue notizie. E adesso racconta da Parigi quello che sta vivendo.

Cosa faceva venerdì sera, al momento degli attentati?

«Fortunatamente eravamo tutti a casa e abbiamo saputo della tragedia in atto mentre mio marito guardava la partita della Francia in tv e io stavo mettendo a letto le bimbe. Ci siamo attaccati al telefono per tutta la notte, cercavamo notizie di familiari e amici».

Qualcuno che conoscevate è stato colpito?

«Il cugino di mio marito ha assistito direttamente a una sparatoria, ma è rimasto incolune, si è barricato in un bar, è stato bloccato lì dentro fino alle 5 del mattino».

Com’è la situazione a Parigi?

«E’ molto seria, qui si ha la sensazione che sia iniziata la terza guerra mondiale, diversa dalle altre, più terroristica e più pericolosa, perché tocca direttamente i civili. Tutti i posti scelti per gli attacchi erano strategici, si sono voluti colpire i simboli stessi della vita occidentale».

Adesso vi sentite in pericolo?

«Io abito con la mia famiglia nel quartiere di Saint Germain des Pres, vicino alla chiesa di Saint Germain e davanti al storico Cafe de Flore, uno dei più famosi di Parigi. Sappiamo benissimo che la nostra zona era un possibile bersaglio degli attentati, ne hanno scelti altri perché erano frequentati da giovani e giovanissimi. Quello che è accaduto era prevedibile e previsto, sappiamo che non è finita qui..»

Quindi avete cambiato abitudini e comportamenti?

«Io e mio marito siamo molto fatalisti e sappiamo che bisogna reagire. Loro vogliono destabilizzarci e farci paura, noi non dobbiamo cadere nel panico ma capire che la vita va avanti. Io ovviamente sono molto spaventata però non bisogna esagerare. Noi non siamo barricati in casa, usciamo con le nostre bambine, evitando ovviamente i luoghi pubblici più esposti. Stasera sarò a una cena di lavoro con Edouard in un ristorante molto conosciuto, mio marito non ci vuole rinunciare».

E Parigi come sta reagendo?

«Ieri, a due giorni dall’attentato, i Cafe de Flore e Doux Magots erano pieni di gente, li ho fotografati da casa mia, la vita continua. Ho ammirato molto la dignità e la serietà dei francesi di fronte alla tragedia. Non sono caduti nel panico, sono rimasti uniti e solidali».

Sofia Coletti