Istituti pieni al 119%, diffida alle Asl

L'associazione Luca Coscioni diffida le Asl a controllare le condizioni igieniche e sanitarie nelle carceri italiane, denunciando il grave sovraffollamento.

Istituti pieni al 119%, diffida alle Asl

Problemi da risolvere, diritti da dare

È pari al 119% (1.531 uomini e 69 donne) il sovraffollamento nelle carceri in Umbria. Lo riferisce l’associazione Luca Coscioni, che ha inviato una diffida, su scala nazionale, alle 102 Asl su cui si trovano i 189 istituti di pena italiani. "Si tratta - si spiega - di diffide ad adempiere al proprio compito stabilito dalla legge: procedere a sopralluoghi nelle strutture penitenziarie di loro competenza con il fine di apprezzare le circostanze relative all’igiene e le profilassi delle stesse, della fornitura di tutti i servizi socio-sanitari e di agire di conseguenza, qualora esse non siano a norma". Una iniziativa lanciata "alla luce della pressoché totale mancanza nel recente decreto carceri di misure strutturali volte a garantire il diritto alla salute nei 189 istituti di pena in Italia che tiene in considerazione il fatto che ai direttori generali delle aziende sanitarie spetta il compito di riferire al Ministero della Salute e quello della Giustizia sulle visite compiute e sui provvedimenti da adottare. È infatti onere delle Asl - sottolinea l’associazione - accertare, anche attraverso visite ispettive agli istituti di pena, che le condizioni di igiene siano rispettate e, in caso contrario, intervenire per interrompere eventuali gravi mancanze".