Grande attesa al Terni Film Festival per l’arrivo di Kasia Smutniak (nella foto) con il suo esordio alla regia, l’intenso e struggente documentario “Mur“ che presenterà stasera alle 21 al cinema Politeama per pubblico adulto e domani mattina per gli studenti delle scuole ternane.
L’esordio dietro la macchina da presa dell’interprete di “Perfetti sconosciuti“, “Caos Calmo“ e altri successi e un ritorno alle radici e un atto di denuncia. L’attrice polacca cresciuta artisticamente in Italia, è partita infatti con un’amica, armata di camera, telefonini e gopro, per conoscere gli attivisti che sfidano la legge per soccorrere migliaia di migranti fermi al confine tra la Bielorussia e la Polonia, respinti dalla polizia polacca e abbandonati a un terribile destinato.
Il Festival propone fin dalle 16 film e documentari come “Storia di un violino e del suo albero“ del regista ternano Matteo Ceccarelli, “La Lixeira“ presentato dai registi Guido Galante e Antonio Notarangelo e “La bella Otero“ di Alberto Bassetti, presentato dal regista con all’attore Stefano de Majo per chiudere il pomeriggio con il film ucraino “Klondike“ di Maryna Er Gorbach. Prima di “Mur“, la serata si apre con il corto “Run“ diretto da Filippo Lupini, presentato dagli interpreti Riccardo Leonelli, Maria Vittoria Cozzella e le giovanissime Matilde e Margherita Manfredi, figlie di Luca e nipoti di Nino, sul tema “nascosto” degli omicidi stradali.
E domani ci sarà l’omaggio ad Alessandro D’Alatri con incontri e proiezioni mentre domenica verrà assegnato il Premio Ubaldi Moschini alla sceneggiatrice ternana Barbara Petronio.