SOFIA COLETTI
Cronaca

Katia Galinari "La mia opera per Vasco Rossi"

L’orafa di Passignano è l’autrice del Premio Tenco. I suoi preziosi gioielli alle star della musica

di Sofia Coletti

"Sono orgogliosissima, vedere Vasco Rossi con la mia opera è una soddisfazione immensa". Katia Galinari (nella foto piccola), orafa di Passignano sul Trasimeno è da 10 anni l’autrice ufficiale del “Premio Tenco“, prestigioso riconoscimento che dal 1974 viene assegnato agli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. E’ lei insomma a creare le piccole e meravigliose chitarre fatte di metalli e pietre preziose che nell’edizione 2020 sono state vinte da Vasco Rossi, Sting, Vincenzo Mollica e Ramy Essan.

Ma come si diventa l’artista del Premio Tenco?

"Una coincidenza fortunata – dice con modestia –, mi sono trovavo a Sanremo al momento giusto. Ero a un matrimonio di un’amica e l’artista che faceva il Premio Tenco è andato in pensione. I miei amici facevano parte del Club Tenco e mi hanno chiesto se ero interessata. Ovviamente ho accettato subito".

In cosa consiste il Premio?

"E’ una piccola scultura-gioiello a forma di chitarra, di argento dorato galvanizzata con oro a 18 carati, con la cassa in vari materiali che danno un colore sempre diverso. Negli anni ho usato onice, lapislazzuli, turchese, pasta di corallo, ogni chitarra ha il suo colore ed è diversa dalle altre".

Come sono i Premi Tenco di questa edizione?

"Ho realizzato quattro chitarre: per Vasco Rossi in malachite, per Sting in onice, per Mollica in corniola e per Ramy Essan in pietra di luna".

Vasco ha gradito molto..

"Sì, in effetti ha postato foto ovunque e ne ha parlato in termini molto belli. E’ il primo anno che vedo il mio premio in mano all’artista che l’ha ricevuto. E poi Vasco Rossi è un cantante che ho sempre seguito, sono una sua grande fan, la mia soddisfazione è immensa. Certo, speravo di poterlo consegnare io ma quest’anno non è stato possibile".

Come nasce la sua passione per i gioielli e l’arte orafa?

"L’ho sempre avuto, ho deciso che avrei fatto l’orafa a 10 anni, durante una vacanza, in un museo a Lisbona con i miei genitori. E da lì sono andata avanti anche se nessuno della mia famiglia fa questo mestiere. Ho fatto l’Istituto d’arte, a 23 anni ho aperto a Passignano la mia attività che nel 2021 festeggia i 25 anni. La passione è grande, mi alzo la mattina con la voglia di andare al lavoro. Mi piace e mi dà soddisfazioni anche se il momento è difficile".