SILVIA ANGELICI
Cronaca

La bruschetta: bontà semplice che si tramanda

Da che deriva il termine “bruschetta“? "Il vocabolo deriva dal termine “brusco”, di origine romanesca, che fa riferimento al pane...

Le tappe della molitura

Le tappe della molitura

Da che deriva il termine “bruschetta“?

"Il vocabolo deriva dal termine “brusco”, di origine romanesca, che fa riferimento al pane “abbrustolito” che a contatto con il caldo rilascia un profumo incredibile ed un sapore unico. La croccantezza esterna della fetta di pane e la morbidezza all’interno della mollica, fa della “bruschetta” uno dei piatti più semplici e più gustosi della tradizione rurale". Un metodo che nasce anche dalla saggezza contadina?

"La necessità, per i contadini, nasceva dal fatto di dover conservare il pane il più tempo possibile, evitando inutili sprechi e cucinando con le poche provviste che si avevano a disposizione in casa come: il pane, l’olio, il sale e l’aglio. La prelibatezza della bruschetta era dovuta alla modalità dei contadini di tostare il pane direttamente sulla brace, e ciò ne esaltava indubbiamente il gusto".

Un cibo che comunque anche nell’era della contemporaneità ha sempre il suo fascino...

"Oggi è più raro assaporare il pane “abbrustolito” sulle braci di un caminetto, ma se esso è condito con un ottimo olio, la bontà rimane immutata. L’Umbria, capitale dell’extravergine di eccellenza, può vantare ottime bruschette".