SILVIA ANGELICI
Cronaca

La bussola per non sbagliare: "Seguire le proprie inclinazioni"

Le nostre riflessioni sulla scelta delle superiori: "Un passaggio cruciale da vivere senza ansie". CLASSE III A DELLA MEDIA TAVERNELLE-PANICALE .

Gli studenti reporter della media Panicale-Tavernelle

Gli studenti reporter della media Panicale-Tavernelle

Come studenti e studentesse dell’ultima classe della scuola secondaria di primo grado, meglio conosciuta come “scuola media”, ci siamo trovati di recente, davanti a una decisione fondamentale: la scelta della scuola superiore. Il periodo in cui è stato possibile iscriversi, ovvero, tra il 21 gennaio e il 10 febbraio, è stato caratterizzato da grandi incertezze. La scelta non è stata semplice perché abbiamo dovuto tenere conto di vari aspetti come le passioni, le capacità, gli interessi, i progetti per il futuro e, ovviamente, le opportunità che il mondo del lavoro e dell’università possono offrirci. Una decisione non certo semplice, tra consigli di genitori, insegnanti e amici, la voglia di rimanere con i propri compagni e la paura di nuove sfide.

Per aiutarci, la nostra scuola ha organizzato incontri con i vari licei e istituti superiori della provincia, permettendoci di esplorare le varie offerte formative. I licei, per chi vuole approfondire la cultura umanistica o scientifica e proseguire con l’università. Gli istituti tecnici, che offrono una preparazione sia teorica che pratica, preparando gli studenti sia per il mondo del lavoro sia per l’università. Gli istituti professionali, che insegnano competenze specifiche per entrare direttamente nel mondo del lavoro dopo il diploma. Durante gli open day, abbiamo potuto visitare le scuole e interagire con gli studenti già iscritti. Gli insegnanti ci hanno anche incoraggiato a fare ricerche personali e ad ascoltare le esperienze di chi aveva già intrapreso determinati percorsi. La domanda che ci siamo dovuti porre è stata: cosa vogliamo diventare da grandi? Se aspiriamo a professioni come medico, ingegnere, avvocato, insegnante, il liceo è probabilmente la scelta più giusta. Se puntiamo a ruoli come tecnici informatici, meccanici, cuochi, estetiste, un istituto tecnico o professionale potrebbe essere più adatto.

È stato altrettanto importante sapere che, se nel corso dei nuovi studi, ci accorgessimo di aver fatto una scelta sbagliata, possiamo comunque cambiare indirizzo senza compromettere il percorso scolastico. Grazie all’attività di orientamento avviato dalla scuola, abbiamo potuto affrontare questa scelta non facile con entusiasmo, senza farci sopraffare dall’ansia. Abbiamo compreso che non esiste una scelta giusta o sbagliata in assoluto, ma solo quella più adatta a ciascuno di noi. Aver deciso di intraprendere un percorso che ci appassiona pone le basi per un cammino più agevole e, speriamo, pieno di soddisfazioni.