"Nella nostra sala operatoria di emodinamica eseguiamo circa 2.500 procedure mininvasive all’anno di disostruzione dell’arteria e diamo una risposta concreta a tutte quelle persone, umbre e non solo, con patologie importanti ma che non si possono sottoporre alla cardiochirurgia tradizionale". E’ aquanto hanno detto ieri Rocco Sclafani, direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, e responsabile della sezione di Emodinamica, insieme a Salvatore Notaristefano. Lo hanno fatto in collegamento in diretta via satellite dalla sala operatoria di emodinamica della Cardiologia,al congresso nazionale di cardiologia interventistica che si sta svolgendo a Milano in questi giorni, organizzato dalla Società Italiana di Cardiologia Interventistica. Diretta durante la quale hanno trasmesso due interventi percutanei.
Il primo paziente, un uomo di 73 anni, affetto da malattia coronarica grave, è stato trattato con aterectomia laser, una procedura di disostruzione dell’arteria coronaria ostruita da placche calcifiche difficili mediante luce laser emessa da un catetere introdotto in coronaria. Il secondo paziente, un uomo di 84, affetto da stenosi aortica con un elevato rischio cardiochirurgico, è stato sottoposto ad impianto di protesi valvolare aortica percutanea transcatetere. Entrambe le procedure interventistiche di altissima specializzazione hanno avuto ottimi risultati e sono state enormemente apprezzate dai partecipanti al congresso che le hanno potute seguire in diretta via satellite. "Questo risultato – ha aggiunto Sclafani – è il frutto di un costante impegno e di un aggiornamento scientifico continuo che ci permette di affinare tecniche innovative altamente specialistiche per trattare i nostri pazienti con ottimi risultati clinici".