REDAZIONE UMBRIA

La celebrazione ad Assisi: "Dio si fa medico del peccato. Apriamo il nostro cuore"

Il vescovo Sorrentino: "Più santità e comunione"

Il vescovo Sorrentino: "Più santità e comunione"

Il vescovo Sorrentino: "Più santità e comunione"

ASSISI - "Ci viene offerta l’indulgenza, e cioè la certezza che Dio non solo ci abbraccia come un padre, come nella parabola del figliuol prodigo, quando ritorniamo a lui dopo il nostro peccato, ma si fa anche medico delle conseguenze che il peccato ha prodotto in noi. Come la malattia, il peccato, ci lascia indeboliti e inclini a peccare nuovamente. L’indulgenza è un aiuto supplementare a quello del sacramento della riconciliazione". Lo ha detto il vescovo delle Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, durante la messa celebrata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli alla presenza di Stefania Proietti, dei sindaci dei Comuni delle due diocesi e di migliaia di fedeli. Di questo cammino, per il presule, "ne era cosciente il giovane Carlo Acutis quando, sotto gli artigli della malattia, offrì la sua vita per la Chiesa, ma aggiunse anche il desiderio di andare subito in paradiso evitando il purgatorio. Quest’anno ci chiede più santità, più comunione, più coerenza nella vita cristiana". Il custode della Porziuncola, padre Massimo Travascio ha ricordato "le dieci chiese giubilari scelte per i sacri pellegrinaggi". Si tratta della chiesa cattedrale di San Rufino in Assisi; la chiesa di Santa Maria Assunta in Nocera Umbra; la concattedrale di San Benedetto in Gualdo Tadino; la basilica Papale di San Francesco in Assisi; la basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, il santuario della Spogliazione; la chiesa cattedrale di San Feliciano in Foligno; la chiesa di Sant’Agostino – santuario della Madonna del Pianto in Foligno; la chiesa di San Francesco a Foligno; il santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia.