ORVIETO - I dati della Regione mostrano che, a sorpresa, Orvieto è la città umbra che ha il calo meno vistoso di visitatori italiani nei primi 5 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 (nel -72,6% di presenze totali in tutta la regione, tra stranieri ed italiani). Il calo dei connazionali ha superato i Umbria il 70% ma a Orvieto si è fermato al 62 negli alberghi. Una “tenuta” che la città della rupe condivide con Amelia, intercettando il “turismo di prossimità” cui contribuisce il Lazio con in testa Roma e, in subordine, la Toscana. Turisti stranieri: Orvieto perde l’85 %. A colpire sono i numeri relativi agli alberghi che hanno recuperato clientela rispetto alle varie tipologie di strutture extralberghiere. E il +7,5 per cento di biglietti staccati al pozzo di San Patrizio a luglio con poco meno di 20mila ingressi, la dice lunga sulla forza attrattiva che la città possiede anche in un momento difficile, e forse sul buon funzionamento delle strategie di marketing messe in atto tempestivamente. Cla.Lat.
CronacaLa città della Rupe resiste al calo