La città celebra san Filippo Benizi. Il programma

Domani a Todi si celebra la festa di San Filippo Benizi, compatrono della città. Le celebrazioni si svolgeranno presso la chiesa a lui dedicata, con la partecipazione delle autorità e la benedizione dei bambini. Il culto del Santo, canonizzato nel 1671, è particolarmente sentito dalla Comunità dei Servi di Maria.

La città celebra san Filippo Benizi. Il programma

Domani a Todi si celebra la festa di San Filippo Benizi, compatrono della città. Le celebrazioni si svolgeranno presso la chiesa a lui dedicata, con la partecipazione delle autorità e la benedizione dei bambini. Il culto del Santo, canonizzato nel 1671, è particolarmente sentito dalla Comunità dei Servi di Maria.

TODI- Domani, come da tradizione, la città e la Comunità dei Servi di Maria celebrano la festa di San Filippo Benizi, compatrono, presso la chiesa a lui dedicata in via Giacomo Matteotti. Una figura, quella del Santo, cui la comunità è particolarmente legata: secondo la sua Vulgata morì il 23 agosto 1285 nel convento dei Servi di Maria di San Marco in Todi. Le sue spoglie, riesumate il 10 giugno 1317, vennero poi trasferite nella chiesa di San Filippo di Todi, dove ancora oggi si trovano le sue reliquie. Ed è in questa chiesa che si terranno le celebrazioni durante tutto l’arco della giornata: alle 18 l’Eucaristia Solenne sarà presieduta dal Vescovo, Monsignor Gualtiero Sigismondi. Saranno presenti le autorità, civili e militari, verrà distribuito il pane a l’acqua benedetti nella giornata di oggi. Seguirà la benedizione dei bambini, con la distribuzione, come da tradizione, dei fischietti. Ad allietare il pomeriggio la banda musicale di Massa Martana e l’Ensemble Crispolti- Carlo Della Giacoma. La polizia municipale ha predisposto un’ordinanza ai fini della migliore regolamentazione del traffico nell’area interessata, con istituzione del divieto di sosta nella vicina Piazza denominata Foro Ulpio Traiano. Il culto di San Filippo Benizi iniziò presso il suo Ordine subito dopo la sua morte: il culto del beato venne approvato da papa Leone X nel 1516; papa Clemente X procedette alla sua canonizzazione il 12 aprile 1671. Fu il primo Servita ad essere innalzato all’onore degli altari. Viene rappresentato con l’abito dell’ordine e con la tiara ai piedi, simbolo della rinuncia al Papato, perché si sottrasse all’elezione rifugiandosi in una grotta, che oggi porta il suo nome, sul monte Amiata. s.f.