"Ogni donazione rappresenta un gesto di altissimo valore civico, perché restituisce alla fruizione pubblica opere che troppo spesso restano di proprietà privata. E noi vogliamo onorare questo gesto". Così Maria Angela Turchetti, direttrice del Museo Archeologico dell’Umbria racconta la cerimonia che ieri ha accesso i riflettori su un tesoro nascosto: è stata inaugurata la vetrina con una selezione di piccoli e preziosi reperti della collezione donata da Giovanna Dionigi alla fine del 2020. "Una collezione privata di una cinquantina di pezzi - spiega la direttrice – che Giovanna Dionigi aveva donato al Museo nel dicembre 2020 grazie alla collaborazione del Comando Carabinieri Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dell’Umbria". Una prima celebrazione c’era già stata il 27 aprile 2021, "in occasione della riapertura del Museo con alcuni oggetti, soprattutto collane in pasta vitrea e reperti in vetro, esposti nella sezione Oreficerie". Adesso si è deciso di fare le cose in grande con una cerimonia ufficiale. "Dopo gli omaggi a Dante Alighieri, a Giuseppe Bellucci e Umberto Calzoni abbiamo deciso di onorare la donazione Dionigi allestendo una vetrina davanti alla sezione delle oreficerie". In mostra ci sono piccoli e preziosissimi reperti, di alto valore estetico e storico, "per ricordare quanta ricchezza c’è nel nostro patrimonio culturale". Si va da materiali preistorici e protostorici a reperti etrusco-romani, da selci e ossidiane a piccoli e preziosi oggetti: vaghi di collana in terracotta risalenti all’ VIII-V secolo avanti Cristi, di produzione egiziana, fuseruole dell’età del ferro, strumenti per tessere e simbolo del ruolo legato alla tessitura e filatura di tessuti e capi di abbigliamento, tipici nell’Antichità della donna. E un piccolo balsamario in vetro blu, una gemma incisa con cornucopia, un piccolo skyphos a vernice nera sovradipinta nello stile di "Gnathia" e fibule in bronzo decorate. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta nella salone Umbri ed Etruschi: con la direttrice Turchetti c’erano Giovanna Dionigi, il comandante Guido Barbieri del Comando Carabinieri Tpc, Tiziana Caponi, responsabile delle collezioni e Valentina Leonelli che hanno curato l’allestimento con la collaborazione di Silvia Bonamore, Silvia Casciarri, Enrico Corbucci. "L’esposizione – sottolinea Turchetti – sarà temporanea, in linea con l’idea di un museo work in progressi che cambia e si evolve continuamente".
Sofia Coletti