REDAZIONE UMBRIA

"La Divina Commedia, poema eterno della pace Un’opera che è anche il galateo del buon cittadino"

Parla il professor Aversano "Un testo attuale capace di educare ai valori su cui si fonda la nostra civiltà"

Professore Aversano, lei sostiene che la Divina Commedia è il poema della Pace per eccellenza, perchè?

"Tutta l’opera di Dante parla di pace, in tutti e cento i canti della “Divina Commedia” c’è un riferimento alla pace, Dante è stato consigliere dei potenti ai quali consigliava proprio la pace: nel XVI e nel XVII canto del Purgatorio, Dante dice esplicitamente che la pace è affidata ai potenti della terra, parla di pace universale. Nel Purgatorio c’è un Angelo della pace e della sollecitudine. Quando parla della Concordia tra gli Spiriti Magni nel IV canto dell’Inferno, immagina un “castello della pace”". Perché i giovani dovrebbero studiare Dante?

"In lui si trovano espressi e celebrati tutti i valori su cui si fonda la nostra civiltà: la famiglia, la pace, il lavoro, l’aspirazione alla giustizia e all’onestà, l’opera di Dante è un “galateo” del buon cittadino".

Come è nata la sua passione per Dante?

"Sono stato costretto, come tutti, a studiarlo a scuola, ma poi mi sono appassionato tanto da

dedicargli gran parte della mia vita. Ho scoperto un ritratto di Dante nella Sala della Pace del

Palazzo Pubblico a Siena che ci mostra un Dante con un’aria serena e assorta, è quella che più mi piace".