
Biglietti di auguri e regali all’ Lsd, ma il Babbo Natale psichedelico è stato intercettato dai cani antidroga prima delle consegne. Ci sono più di cento destinatari umbri nella maxi indagine dell’agenzia delle dogane che ha portato al sequestro di decine di chili di droga, probabilmente ordinata via web, e spedita dall’Olanda. I cani dal fiuto infallibile sono letteralmente impazziti dentro l’autotreno che trasporta regolarmente la corrispondenza quando hanno annusato tra le migliaia di biglietti d’auguri e regali in arrivo dai paesi bassi la presenza di Lsd nei francobolli, funghi allucinogeni nascosti nei calzini, eroina e cocaina in apparentemente comuni lettere. C’era addirittura Ghb in forma liquida – nota come droga dello stupro - nascosta in bustine impermeabili e mimetizzate tra libri appositamente scavati, ma soprattutto anfetamina e metanfetamina.
I funzionari delle Dogane e la Finanza dopo un anno di attività ininterrotta in stretta sinergia operativa, hanno sequestrato un totale di 50 kg di sostanze stupefacenti nascoste perfino nelle confezioni di cerotti. L’operazione di polizia ha consentito finora di rilevare come gli stupefacenti, probabilmente ordinati via web, transitino ogni giorno dentro buste prive dell’indicazione del mittente, unitamente a migliaia di lettere di corrispondenza in attesa di smistamento presso il centro postale di Linate. Le informazioni in possesso degli investigatori forniscono un quadro allarmante circa la vastissima domanda di sostanze "da sballo" da parte dei destinatari. L’attività prosegue anche attraverso approfondimenti a cura dei Reparti della Guardia di Finanza territorialmente competenti. Perché se i mittenti almeno in una prima fase delle indagini sono risultati ignoti, in ognuna di quelle illecite spedizioni erano invece ben indicati i destinatari. Per questo è quasi scontato che ora le indagini degli inquirenti si concentreranno su di loro. Acquisti via web? Si ma attraverso quali canali. Se i riceventi della partite di droga abbiano o meno usato dei prestanome sarà probabilmente presto acclarato dagli investigatori. E sono ben 105 gli indirizzi umbri – con nomi e cognomi – che dovranno essere valutati. Anche se, sotto il profilo probatorio, non dovrebbe essere facile poter dimostrare che i destinatari sono effettivamente la stessa persona che ha inoltrato l’ordine di spedizione di droga in Olanda. Perché la ricezione della posta è un atto passivo del quale si potrebbe essere anche ignari, se tra quei cento umbri possono saltare fuori ingenui cybernauti dello sballo è anche probabile che possano celarsi malcapitati e ignari destinatari ai quali i "furbetti" hanno pensato di far recapitare il biglietto o il regalo con la droga, confidando poi di poterlo intercettare. Ma questa volta ad intercettare il carico sono state le forze dell’ordine.
Sara Minciaroni