REDAZIONE UMBRIA

La festa di compleanno deserta. Parla il padre della bambina: "Gesto sbagliato di una comunità"

Nessuno si presenta al party per i 5 anni della piccola: Castiglione del Lago si interroga sulla vicenda. Il papà: "Non giudico i singoli comportamenti, ma l’evento è più profondo del danno fatto a mia figlia".

La festa di compleanno deserta. Parla il padre della bambina: "Gesto sbagliato di una comunità"

Castiglione del Lago si interroga sulla vicenda della bambina sola alla festa di compleanno

"È stato un episodio traumatico, per tutta la famiglia, adesso abbiamo bisogno di elaborare. E’ giusto interrogarsi in maniera profonda, non giudico nessuno, non è una questione che riguarda i singoli ma una comunità. Preferisco limitarmi a questo e al momento aver cura dei miei cari". Così il papà della piccola Emma (nome di fantasia) ha commentato – sentito da La Nazione – quanto avvenuto alla festa per il quinto compleanno di sua figlia, quando nessuno dei 35 bambini invitati si è presentato all’appuntamento. "Non voglio che diventi la storia del momento, o almeno che non ci si limiti ad osservarlo come il fatto fine a se stesso, "la storiella", perché l’evento è più profondo del danno provocato ad una famiglia e ad una bambina. Ha a che fare con un comportamento di comunità che ha qualcosa di più radicato. Non ha a che fare con un fatto personale, è il gesto di una comunità. Non riesco ad avercela con le persone, non c’entra nulla con il comportamento del singolo".

La notizia è diventata virale dopo che la mamma della piccola si era sfogata sui social: "Non auguro a nessuno di ritrovarsi in una simile situazione, è vergognoso ed umiliante", aveva scritto raccontando l’accaduto e ricevendo in poche ore centinaia e centinaia di manifestazioni di solidarietà, inviti e commenti affettuosi per la bambina. L’amministrazione comunale ha affidato alle nostre colonne un messaggio in cui si dice "rammaricata e incredula" di fronte a quando si è verificato: "Siamo vicini alla bambina e alla sua famiglia. I bambini devono vivere la comunità e la comunità deve sostenerli sin dalla loro nascita. Un episodio simile non ci lascia indifferenti e metteremo in atto tutte le azioni possibili affinché non si ripeta. Nel nostro percorso amministrativo abbiamo lavorato su molte iniziative che sosteniamo con forza e convinzione, come il Centro di aggregazione giovanile dove le bambine e i bambini apprendono da subito che "il più grande aiuta il più piccolo", gli incontri mensili del gruppo di genitori e bambini Nati per leggere". Ma soprattutto, spiega la vicesindaco Andrea Sacco, tra le cui competenze rientrano la scuola, l’associazionismo e le politiche giovanili, "le famiglie non devono essere lasciate sole, evidentemente c’è stato qualcosa, in questa situazione che non ha funzionato ed è nel nostro interesse ascoltare, comprendere e porre in atto tutti gli interventi utili affinché episodi come questo non si ripetano".

Sara Minciaroni