REDAZIONE UMBRIA

La Giornata dei disturbi alimentari. Esperti e studenti a confronto: "Ragazzi, non rimanete soli"

Ieri mattina si è svolto alla Sala dei Notari un incontro per sensibilizzare i cittadini sul fenomeno. La realtà umbra e l’appello alle giovani generazioni sull’importanza del saper chiedere aiuto. .

La Giornata dei disturbi alimentari. Esperti e studenti a confronto: "Ragazzi, non rimanete soli"

“Il coraggio di affrontare il disturbo alimentare“: è questo il titolo dell’incontro dedicato agli studenti delle scuole superiori che ieri mattina hanno affollato la Sala dei Notari, in occasione della Giornata Nazionale sui Disturbi Alimentari: un incontro organizzato per sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, che possono essere tra le prime vittime più inconsapevoli, su un fenomeno in forte e costante crescita. "E’ una problematica di grande attualità" ha esordito la presidente della Regione Donatella Tesei – su cui la Regione ha deciso di impegnarsi molto anche grazie alla presenza di centri di eccellenza presenti sul territorio e all’approvazione di un’apposita legge da parte dell’Assemblea Legislativa". Il punto centrale, ha proseguito, risiede nella consapevolezza. "Visto che si tratta di una malattia “subdola”, è fondamentale avere la capacità di capire, alle prime avvisaglie, che esiste un problema, onde consentire una diagnosi precoce e la conseguente presa in carico da parte del sistema". La vice presidente dell’Assemblea Legislativa, Paola Fioroni ha rivolto un invito agli studenti: "non sottovalutate i campanelli d’allarme, questo è un disturbo riguarda non solo il corpo ma soprattutto la mente". Nel suo intervento il vice sindaco Gianluca Tuteri ha sottolineato che quando un ragazzo o una ragazza sviluppa un disturbo dell’alimentazione la colpa non è mai sua, ma degli adulti e, dunque, della società: "E’ un disagio frutto dell’incertezza verso il futuro". Da qui Tuteri si è rivolto alla platea dei ragazzi invitandoli "a non rimanere soli, magari di fronte allo schermo del cellulare dove si cercano risposte facili, ma di aprirsi all’esterno, guardando all’altro e alla socialità, alla scuola, allo sport. "Molti giovani – ha spiegato – soffrono di disturbi alimentari, e di altre forme di disagio, depressione, ansia. Sono le prime avvisaglie di una difficoltà che dobbiamo essere in grado di intercettare in tempo, fornendo le cure e i percorsi per uscirne. E per ritrovare la fiducia verso il futuro non guardando ad esso come a un incubo".

Raimondo Cerquiglini, direttore Afas, ha ricordato l’attività di prevenzione nelle farmacie, poi sono intervenuti esperti e protagonisti di vicende di vita “vissuta” come Alice Faina, ragazza guarita dai Dca. Hanno posto l’accento sulla crescita del fenomeno e sui segnali del disagio varie personalità tra cui Laura Dalla Ragione, direttrice della rete per i disturbi del comportamento alimentare Usl Umbria 1.