REDAZIONE UMBRIA

La libertà? "E’ partecipazione"

Molti i punti di vista. Gli studenti analizzano gli aspetti del diritto sancito nei primi articoli della Costituzione

La libertà. Molti i punti di vista, le opinioni. Cosa significa essere liberi? E’ agire senza costrizioni? E’ esprimere senza freni i propri sentimenti, pensieri, fare ciò che ci piace? E’ parlare di ciò che vogliamo? O sognare, amare, vivere la vita senza limitazioni? La conquista della libertà è stato un cammino lungo, faticoso per l’uomo e lo dimostrano le guerre e rivoluzioni nel corso della storia. Essere liberi, invece, non significa poter fare tutto quello che vogliamo. La libertà implica il rispetto degli altri, delle regole, come canta Giorgio Gaber (1939-2003) nella sua famosa canzone del 1972 “La libertà”. All’inizio il cantautore ironizza parlando della libertà come diritto di fare ciò che si vuole: “Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura“. E continua ”sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale, incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà”.

Nel ritornello invece il cantautore svela cosa è davvero la libertà: "libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione". Con queste parole ci spiega che la libertà non è stare nella natura senza regole e fare ciò che vogliamo; libertà è far parte di una società, dove tutti collaborano per un fine comune. Questa ha senso e valore solo se esercitata nella società, in quanto l’uomo è un animale sociale; è vivere a contatto con gli altri e ciò comporta necessariamente dei doveri. L’uomo non è solo istinto, ma è fatto per stare insieme ai suoi simili per partecipare alla vita sociale e politica e per prendere attivamente delle decisioni per il bene comune.

Nessun uomo deve comportarsi in modo passivo, ma, partendo dal proprio diritto di voto (“Che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare”), deve essere attivo e mettere la propria intelligenza al servizio di tutti nella comunità (“Che si innalza con la propria intelligenza”). Il concetto di libertà lo si trova anche all’interno della nostra Costituzione, negli art. 2,3,4 nei quali si riconoscono i diritti inviolabili dell’uomo, vengono garantite libertà, uguaglianza, pari dignità sociale e si riconosce il diritto al lavoro. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere un’attività che concorra al progresso spirituale o materiale della comunità. La libertà esprime, quindi, dinamicità e relazione: consiste, cioè, in una specie di lotta quotidiana che ognuno compie per conquistarsi la propria fetta di libertà. E’ inoltre relazione, perché acquista significato e valore solo se la si esercita nei limiti della vita sociale. “Libertà è partecipazione”.