MICHELE NUCCI
Cronaca

La lite infinita sul "Nodo di Perugia"

La campagna elettorale è terminata da un pezzo, ma la lite sul Nodo di Perugia non sembra aver fine. Tema...

La campagna elettorale è terminata da un pezzo, ma la lite sul Nodo di Perugia non sembra aver fine. Tema sentito e buono per ogni occasione di polemica, nonostante se ne parli da quasi 25 anni e non ci sia un euro (servirebbero 532 milioni per il primo stralcio) per realizzarlo. Così ieri i consiglieri di opposizione del Comune di Perugia, assieme ai rappresentanti della Lega, si sono ritrovati all’area di servizio Esso di Collestrada, uno degli snodi cardine del traffico cittadino e regionale, per ribadire la loro chiara volontà di sostenere la realizzazione dell’opera. Il tutto dopo che la maggioranza in Consiglio tre giorni fa ha detto che prima di dire sì o no bisogna rifletterci con molta attenzione.

"Su questa opera l’attuale Giunta Comunale ha fatto marcia indietro – dice il centrodestra - sia in Comune che in Regione avevamo cercato fattivamente di migliorare, promuovendo negli ultimi anni la piena realizzazione del Nodo di Perugia, un’opera imprescindibile che si trascina dal lontano 2001. "Bloccare il Nodo – hanno aggiunto - significa bloccare lo sviluppo non solo della città ma dell’intera Regione; come centrodestra e civici siamo pronti a lavorare per chiedere al Governo fondi appositi già nella prossima legge Finanziaria, un’azione che magari potrebbero fare anche la sindaca Ferdinandi e soprattutto la presidente Proietti che, oltre a chiedere risorse per il giubileo e la sanità, magari avrebbe potuto inserire nella lista il nodo, dal momento che fino a poche settimane fa ne era una convinta sostenitrice, ma che ora si allinea agli ordini di scuderia".

"La nostra Amministrazione non ha alcuna pregiudiziale sul progetto - replica l’assessore comunale ai trasporti Pierluigi Vossi -. È fondamentale, però che si faccia chiarezza sulla sua fattibilità e sulla sostenibilità reale. Ciò che intendiamo fare è un approfondimento serio e dettagliato, perché solo così potremo comprendere appieno le implicazioni che questo intervento comporta". "Il sit-in organizzato dal centrodestra - prosegue Vossi - è un chiaro segnale del loro fallimento. Hanno avuto 10 anni di governo, durante i quali, negli ultimi 5 anni, hanno collaborato con una Regione e un governo dello stesso colore politico". "È grottesco e irresponsabile - aggiunge - provare ad addossare le colpe alla nostra amministrazione, affermando che la bocciatura della mozione comporterà la perdita dei finanziamenti per l’opera. La verità è che i fondi previsti dal governo Draghi sono stati eliminati dal governo Meloni".