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Il comandante della Polizia locale Nicola D’Avenia, il prefetto Armando Gradone e il sindaco Stefano Veschi
Nel territorio di San Giustino è stata emessa nel 2024 un’interdittiva antimafia a carico di un’azienda al centro di un complesso caso. Si tratterebbe di un’impresa che opera nel settore commerciale con una sede in zona e punti dislocati in altre regioni. La vicenda è coperta da massimo riserbo perché ci sono alcune indagini ancora in corso che coinvolgono altri soggetti. L’interdittiva antimafia è un provvedimento che ha natura cautelare e preventiva e viene applicato per bloccare possibili sbocchi illegali dell’infiltrazione mafiosa nell’impresa attenzionata. L’indagine è stata porta avanti dalla polizia locale di San Giustino e si è svolta nel corso del 2024 quando, nell’ambito dei controlli commerciali, vi è stata anche l’adozione di questa interdittiva antimafia.
Lo stesso provvedimento è stato richiesto dalla Polizia Locale guidata dal comandante Nicola D’Avenia a seguito di una specifica attività di controllo ed è stato poi adottato dalla Prefettura di Perugia, dopo le opportune verifiche. Di questa attività è stato dato conto nel corso della firma avvenuta nei giorni scorsi tra il Prefetto di Perugia Armando Gradone e il sindaco di San Giustino Stefano Veschi che hanno rinnovato i protocolli per la legalità, con l’obiettivo di prevenire le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici e garantire maggiore sicurezza sul territorio.
"Un’iniziativa concreta – ha detto il sindaco – per rafforzare i controlli, garantire il rispetto delle norme e proteggere il tessuto economico locale". Era presente alla firma anche il comandante D’Avenia. In base al protocollo le istituzioni sono tenute a fornire i report delle attività che si insediano nel territorio e a segnalare eventuali problematiche. La firma è avvenuta a Perugia il 7 febbraio scorso. E proprio negli stessi giorni anche il comune di Umbertide e il comando provinciale della Guardia di Finanza avevano sottoscritto un protocollo d’intesa (in materia di tutela delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza e dei programmi cofinanziati dai fondi europei), che si inserisce nella medesima linea di tutela della legalità tracciata dagli enti locali. A firmare sono stati in questo caso sindaco Luca Carizia e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, generale Carlo Tomassini.