La lotta alle liste di attesa: "Avvicinare ogni cittadino al proprio distretto sanitario"

Nell’ultima riunione in Regione si è parlato di migliorare la prossimità . La situazione più critica si registra in Valnerina: in tanti si curano altrove.

La lotta alle liste di attesa: "Avvicinare ogni cittadino al proprio distretto sanitario"

La presidente della Regione Donatella Tesei insieme all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto

L’attenzione si è focalizzata su una "criticità storica" evidenziata da tanti cittadini, aggravata dal Covid, e alla cui soluzione punta la presidente della Regione, Donatella Tesei: si tratta della richiesta di mobilità al paziente-cittadino dal distretto di appartenenza a quello dove viene offerta la prestazione sanitaria richiesta.

Di questo si è parlato in Regione al consueto appuntamento di monitoraggio in merito alle liste di attesa, di cercare cioè di inviare l’utente che ha bisogno di cure, il più possibile vicino casa. L’incontro si è tenuto ieri a Palazzo Donini, alla presenza della presidente Tesei e dei vertici tecnici della Sanità e delle Aziende regionali. Prima di tutto è stato confermato come la Regione Umbria – si legge in una sua nota – abbia adottato il principio di prossimità per i fragili e gli over 65, ai quali quindi viene assegnata l’erogazione della prestazione nel proprio distretto di residenza, salvo diverso accordo con il cittadino, nonostante questo possa influire negativamente sulla tempistica delle liste di attesa.

Per le altre categorie di pazienti, invece, è stato sottolineato che, dopo i piani di smaltimento delle liste d’attesa degli ultimi due anni, rispetto al pre-Covid oggi la mobilità tra distretti sia contenuta in un +2% dei casi. Analizzando i dati più significativi emerge, ad esempio, che sono diminuiti sia i residenti di Narni-Amelia (-35%) che eseguono prestazioni ad Orvieto che quelli di Orvieto (-59%) al Trasimeno. Si registra, invece, un interscambio di utenza tra Terni e Spoleto in entrambi i versi, a dimostrazione anche di un sistema sanitario che, specialmente in prossimità territoriale, è in grado di connettersi secondo tipologia di prestazione e specializzazione richiesta.

Criticità "maggiore", sulla quale Tesei ha dato mandato di intervenire, viene invece evidenziata per la Valnerina, in cui si registra un calo degli utenti che eseguono prestazioni nel proprio distretto di residenza. Quanto ai dati generali, le prestazioni in lista di attesa rimangono costanti con quelli di inizio mese (circa 44 mila), ma residuano da erogare solo 3.300 prestazioni richieste prima del 6 maggio 2024, a testimonianza di una sempre maggiore velocità di smaltimento delle richieste dei cittadini. In "continuo miglioramento" - emerge dalla nota - la percentuale del rispetto dei tempi prescritti dal medico per le prestazioni e dei tempi di attesa quando questi non vengono rispettati (ad esempio solo 0,49 giorni per le urgenze a 3 giorni e 3,66 giorni per le richieste cosiddette differite a 60 giorni).