REDAZIONE UMBRIA

La magia de “Il lago dei cigni“ arriva a Spoleto. Attesa per il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena

La Fondazione Teatro Lirico Siciliano presenta "Il lago dei cigni" al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti con il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena di Iasi. Un classico intramontabile della danza che unisce coreografia e musica in uno spettacolo imperdibile.

La magia de “Il lago dei cigni“ arriva a Spoleto. Attesa per il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena

La Fondazione Teatro Lirico Siciliano presenta "Il lago dei cigni" al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti con il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena di Iasi. Un classico intramontabile della danza che unisce coreografia e musica in uno spettacolo imperdibile.

Conto alla rovescia per il tradizionale spettacolo di danza che la Fondazione Teatro Lirico Siciliano propone da qualche anno a Spoleto. Dopo il successo, nel dicembre del 2023, di “Lo schiaccianoci“, la scelta è caduta adesso su un altro grande classico del repertorio coreutico internazionale: “Il lago dei cigni“ di Ciajkovskij che il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena di Iasi (nella foto) porta in scena al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti venerdì 13 dicembre alle 21. con biglietti in prevendita sul circuito TicketItalia.com.

Dopo una prima versione del 1877 poco apprezzata dal pubblico, “Il lago dei cigni“ diventò un grande successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895. Da allora è uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle capacità espressive e tecniche della protagonista Viviana Olaru, etoile mondiale e solista del Teatro Nazionale Rumeno, in particolare nei due pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo sono la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che si muovono su un lago illuminato dalla luna, e i valzer nella sala da ballo del Palazzo Reale. In questa produzione il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e da Lev Ivanov del 1895 ed è tornato alla versione autentica della coreografia creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Di certo “Il lago dei cigni“ rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni di ballerini ed emblema della cultura popolare.