La città si prepara a celebrare la ricorrenza della Traslazione di
sant’Ubaldo dell’11 settembre, e quest’anno lo fa con una serie di appuntamenti che scandiscono il calendario in vista della vera e propria festa. Si è partiti ieri
pomeriggio con l’arrivo in Piazza Grande della mitria di sant’Ubaldo custodita a Roma: l’antico copricapo non è mai appartenuto al patrono eugubino, ma è stata fisicamente sul suo corpo per molto tempo dopo la sua morte. Un progetto che parte da lontano: circa un anno fa, un gruppo di eugubini in trasferta nella Capitale per far benedire da Papa Francesco il “berrettino” di Sant’Ubaldo, ha visitato anche la basilica di San Pietro in Vincoli. Una volta venuti a conoscenza della mitria, l’obiettivo è subito stato quello di riportare a Gubbio la reliquia. Così, dopo alcuni colloqui con le parti interessate, il gruppo ha proceduto ad una raccolta fondi che ha finanziato il restauro della teca in cui la mitria, che si è mantenuta in ottime condizioni e non aveva bisogni di particolari ritocchi, avrebbe compiuto il viaggio da Roma a Gubbio. Ieri, finalmente, l’iniziativa ha visto il suo culmine, con il ritorno nella città della mitria di Sant’Ubaldo, che rappresenta una delle quattro insegne episcopali. Oltre alla grande partecipazione della cittadinanza, erano presenti il vescovo Luciano Paolucci Bedini, il vicario Don Mirko Orsini e il sindaco del Comune di Gubbio, Vittorio Fiorucci. Non è mancato il saluto del Campanone, che ha accolto l’arrivo della mitria in Piazza Grande. "Sono veramente emozionato. Abbiamo portato la mitria in città come ulteriore dimostrazione della fede degli eugubini nei confronti del santo patrono”, ha commentato il sindaco Fiorucci. La mitria è stata poi portata in processione fino alla cattedrale dei santi Mariano e Giacomo per un momento di preghiera e la benedizione del vescovo.
Federico Minelli