"La Perugina è una delle radici della nostra identità individuale e collettiva, oltre a evocare un luogo di gioia e desiderio. Le sue maestranze, con il loro senso di orgoglio e appartenenza, sono il capitale più importante per lo sviluppo di questa realtà, che resta simbolo della creatività e dell’imprenditoria illuminata espresse dalla nostra città, un patrimonio da difendere soprattutto in un tempo segnato da grandi fragilità sociali". Parole della sindaca Vittoria Ferdinandi in occasione della visita alla Perugina di San Sisto.
A riceverla c’erano il direttore di fabbrica Marco Muratori, la responsabile del personale Laura Binda, Edoardo Cavalcabò e Luca Alvino (relazioni esterne), il direttore generale confectionary per l’Italia Federico Giorgio Marrano. I rappresentanti del management di Nestlé-Perugina hanno presentato alla sindaca il gruppo e lo stabilimento nato a San Sisto negli anni sessanta e che oggi conta 850 persone di cui 250 stagionali.
"Questa - dice Muratori - è la “fabbrica della città”, dove si sono avvicendate generazioni di perugini. Tra gli oltre 2mila brand detenuti da Nestlé nel mondo, riveste una importanza particolare spingendo il gruppo a investire sul suo sviluppo". Quanto al un modello di business, lo stabilimento – prosegue Muratori - punta alla creazione di valore condiviso con il territorio, investe su politiche di welfare aziendale volte a garantire benessere e sicurezza a 360 gradi e siamo attenti alla sostenibilità.
Focus particolare sui Baci: non solo un marchio gioiello italiano, ma anche ambasciatore nel mondo perché da Perugia sono esportati in più di 60 Paesi in cinque continenti, con circa 50 milioni di pezzi venduti all’anno all’estero. la sindaca ha particolarmente apprezzato il modello di welfare. "Investire su congedi parentali e altre misure di sostegno alla genitorialità - osserva la sindaca - significa offrire una risposta strutturale all’inverno demografico che stiamo affrontando".