Dopo giornate di polemiche furibonde, ieri è stata scoperta la targa apposta per l’intitolazione di una piazza ad Angelo Mancia, ucciso il 12 marzo del 1980 a Roma dal gruppo anarchico eversivo denominato "Volante Rossa". Alla cerimonia era presente il sindaco Stefano Zuccarini, accompagnato da una rappresentanza della maggioranza come gli assessori Marco Cesaro e Michela Giuliani e i consiglieri Riccardo Polli, Daniela Flagiello, Michele Bortoletti e Paolo Galli. Insieme a loro c’era Francesco Mancia, già consigliere di Foligno e cugino di primo grado di Angelo. Una cerimonia preceduta da polemiche, con l’Anpi che ha scritto al Prefetto per annullare l’intitolazione della piazza "ad un giovane neofascista". Polemiche che si sono riverberate ieri, vista la presenza di un presidio di rappresentanti di Anpi e Cgil che hanno intonato "Bella ciao". "Abbiamo intitolato la piazza dedicata ad "Angelo Mancia - Folignate Vittima dei Compagni Organizzati in Volante Rossa", autorizzata dalla Prefettura con parere favorevole della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, mantenendo così l’impegno", scrive il sindaco sui social ricordando come Mancia fosse "un giovane militante del MSI, fattorino per ‘Il Secolo d’Italia’ e del tutto incensurato". Il cugino Francesco: "Le polemiche non possono trasformare le vittime in carnefici". Alessandro Orfei
CronacaLa piazza Angelo Mancia Targa e intitolazione dopo giorni di polemiche