La piazza di Margherita. Scoccia suona la carica: "È il nostro Rinascimento e non si torna indietro"

Comizio e partita dell’Italia nel cuore di Perugia con birra e porchetta "Questo voto vale i prossimi 20 anni, ci vediamo qui lunedì per festeggiare".

La piazza di Margherita. Scoccia suona la carica: "È il nostro Rinascimento e non si torna indietro"

La piazza di Margherita. Scoccia suona la carica: "È il nostro Rinascimento e non si torna indietro"

di Roberto Borgioni

PERUGIA

"Ricordatevi cos’era questa piazza dieci anni fa quando gli spacciatori assaltavano le forze dell’ordine e adesso guardatevi, guardiamoci: siete bellissimi, siamo bellissimi. Siamo il Rinascimento di Perugia, abbiamo ricominciato a correre e non ci fermeremo perché indietro non si torna, la nostra Perugia bella, grande e sicura andrà avanti. Questo voto vale i prossimi 20 anni. E vinceremo, certo che vinceremo. Vi aspetto tutti qui lunedì sera per festeggiare".

Margherita Scoccia scende le scale della Vaccara e sale sul palco di Piazza IV Novembre alle 20.39, 21 minuti prima del fischio d’inizio di Italia-Spagna che sarà trasmessa nel maxischermo alle sue spalle. La candidata sindaca del centrodestra prende il microfono e parla tutto d’un fiato sorridendo al suo popolo che l’acclama: "Siamo bellissimi, questa campagna elettorale è stata bellissima grazie ai volontari, ai miei amici, alla mia famiglia ma soprattutto grazie a tutti voi. Questa è la città che sta insieme, noi siamo la politica che sta in mezzo alla gente, che ha tirato una riga sul passato. Voglio essere il sindaco col quale avere un rapporto diretto, continuo. A Perugia arriva mezzo miliardo di investimenti, una roba mai vista: ci rifaremo le strade, sistemeremo le scuole, i quartieri, le periferie. Se in 180 giorni non avrò fatto almeno metà delle cose che vi annuncio, potrete dire che non sono una buona sindaca. Ma io sono sicura di esserlo, perché starò in mezzo a voi ogni giorno, ogni sera, oltre ogni ideologia".

La piazza applaude mentre sta per cominciare la partita. La piazza somiglia più a una sagra che a un comizio elettorale. Con gli stand di porchetta e birra (gratis) presi d’assalto, la gente che mangia e beve intorno alla Fontana e sulle scalette, i palloncini a forma di margherita e le bandiere tricolori distribuite a piene mani. Dalla terrazza, ad osservare la scena insieme ai vertici del centrosinistra umbro, il sindaco uscente Andrea Romizi. Lei, Margherita, lo aveva detto che voleva trasformare questa serata finale in una festa di popolo. E alla fine ha centrato l’obiettivo. Ora basta parole, decideranno le urne.