SILVIA ANGELICI
Cronaca

La protesta dell’Alessi. In centinaia davanti al liceo: "Ridateci l’efficienza"

I ragazzi dello scientifico si sono radunati fuori dalla sede di via d’Andreotto . I rappresentanti hanno incontrato la dirigente dopo il caso della mancata. certificazione Cambridge. In campo la sindaca: "Questioni che vanno risolte".

I ragazzi dello scientifico si sono radunati fuori dalla sede di via d’Andreotto . I rappresentanti hanno incontrato la dirigente dopo il caso della mancata. certificazione Cambridge. In campo la sindaca: "Questioni che vanno risolte".

I ragazzi dello scientifico si sono radunati fuori dalla sede di via d’Andreotto . I rappresentanti hanno incontrato la dirigente dopo il caso della mancata. certificazione Cambridge. In campo la sindaca: "Questioni che vanno risolte".

“Meglio un reggente, che un dirigente assente“. Ed ancora: “Non si vede e non si sente, dov’è la dirigente“; “Così pochi giorni, così tanti danni“; “Ridateci l’efficienza, ridateci la serenità“. Aule vuote, piazzale pieno: centinaia di studenti dell’Alessi sono in strada a reclamare i loro diritti. La protesta è composta e pacifica; nell’aria quasi primaverile della mattinata le note di tante belle canzoni, da “Notte prima degli esami“ alla più tosta Stay Away. C’è anche un gazebo con bibite e panini. I liceali dello scientifico di Perugia, affiancati da numerosi rappresentanti delle istituzioni, ieri si sono radunati fuori dalla sede di via d’Andreotto per chiedere un incontro con la preside "l’abbiamo cercata e anche parecchio, ma non c’è stato mai un confronto", e tenera alta l’attenzione dell’opinione pubblica. Al centro della mobilitazione, portata avanti con cori, cartelli e striscioni, varie vicissitudini con la nuova dirigente, Laura Carmen Paladino, già a capo dell’Istituto durante il Covid. Anche in quel periodo la preside fu contestata da studenti e genitori. Ci fu il trasferimento e dunque la reggenza affidata al preside Silvio Improta. La protesta è iniziata qualche giorno fa, quando i rappresentanti di istituto, in una nota, hanno annunciato che l’Accademia Britannica "ha dovuto, suo malgrado, annullare la sessione di esami di marzo per le certificazioni Cambridge".La causa sarebbe stata "la mancata sottoscrizione, una semplice firma, della stipula per l’acquisto delle Certificazioni. A saltare – riassumono i rappresentanti Emma Catillo, Alessandra Bratescu, Jacopo Camilloni, Giorgia Di Natale, Alice Ancillotti, Giulio Ndongmo ed Emma Tini - la sessione di Certificazioni linguistiche Cambridge B1, B2 e C1.". Fuori dal liceo sono stati numerosi anche i rappresentanti delle istituzioni e degli schieramenti politici di centrodestra e centrosinistra. Tra questi la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, che ha avuto un incontro con la dirigente Paladino. "Per me da psicologa - osserva la prima cittadina - vedere una generazione che finalmente esce dai social network e torna a rivendicare alcuni diritti è un segnale bellissimo, lo stanno facendo in maniera pacifica, con dei contenuti molto importanti perché ci sono delle questioni specifiche che riguardano questo liceo e vanno risolte". Ferdinandi ha aggiunto che "la dirigente ha dimostrato una grande apertura, incontrerà i rappresentanti degli studenti, si confronteranno, cercheranno di capire". Anche l’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli, è stato all’Alessi. "Dispiace molto quello che è successo, sono cose che dentro la scuola non dovrebbero capitare. Sono in contatto con l’Ufficio scolastico regionale, dobbiamo trovare una soluzione. Ci sono criticità sia qua che in altre scuole dell’Umbria, dobbiamo trovare un quadro che riporti al centro lo studente". Intanto a metà mattina finalmente porte aperte in presidenza. Lo hanno confermato gli stessi rappresentanti annunciando un passo in avanti con la dirigente ad un confronto più diretto e trasparente. "Ci siamo messi nelle condizioni di accertarci di quelle che sono le informazioni in nostro possesso – spiega a nome dei colleghi Ndongmo - Valuteremo comunque nei prossimi giorni se e come proseguire la mobilitazione, alla luce delle spiegazioni ricevute e dell’evoluzione della situazione".Vicini alla causa degli studenti, anche gli ex. "Oggi sono qui – dice Giacomo Chessa, che ormai si è diplomato da quattro anni - perché conoscevo il personaggio, viste le situazioni che sono successe anche nel 2020. La storia delle certificazioni, i ritardi delle firme per le gite, sono segnali ancora una volta di una macchina organizzativa che con questa preside non funziona". Domani previsto un incontro tra Ferdinandi e il provveditire Sergio Repetto.Silvia Angelici