REDAZIONE UMBRIA

La Provincia boccia il Nodino "Comprometterà l’intera zona"

Anche i dirigenti di Piazza Italia, dopo quelli del Comune, fortemente critici sul progetto "Servono sistemi infrastrutturali in stretta relazione con politiche urbanistiche e di mobilità adeguate".

La Provincia boccia il Nodino "Comprometterà l’intera zona"

Il parere della Provincia sul Nodino è tutt’altro che positivo: dopo i dirigenti comunali anche quelli di piazza Italia elencano una serie di problemi e criticità sulle quali davvero si dovrà riflettere con attenzione, soprattutto da parte della politica. A scrivere al ministero delle Infrastrutture e all’Anas sulla variante da quasi 8 chilometri che dovrebbe collegare Collestrada a Madonna del Piano sono l’archiettto Mauro Magrini (responsabile Ufficio territorio e pianificazione) è l’ingegner Barbara Rossi, Pianificazione territoriale.

Un parere non vincolante, espresso in base alle normative del Piano territoriale di coordinamento (PtcP), in cui i due dirigenti sono molto chiari su un aspetto: "La variante – scrivono – produrrà sicuramente dei risultati di alleggerimento, ma a causa di quanto si intende realizzare in una fascia cosi stretta e particolare, la positività sarà parzialmente superata dalle conseguenze negative che si percuoteranno di nuovo, inevitabilmente ed in modo persistente, sul questo territorio e su tutto l’ambiente circostante. Avviare un processo di decongestionamento del “Nodo di Perugia” – aggiungono – è assolutamente indispensabile, ma coniugandolo allo sviluppo di sistemi infrastrutturali in stretta relazione con politiche urbanistiche e di mobilità adeguate".

Ma non basta, poiché i due dirigenti ritengono che "il progetto sottoposto ad analisi in questa relazione ha, come descritto nei vari documenti, la prerogativa di alleggerire il traffico che si riversa nella zona di Collestrada e Ponte San Giovanni, ma non sembra tenere conto di quanto comprometta la zona e quanto causi ulteriori appesantimenti, poiché si liberano le quantità di traffico proveniente da nord (Verghereto) verso sud direzione Roma e viceversa, ma si avranno inevitabili ulteriori congestioni del traffico locale. Inoltre, è utile rilevare che i punti di più forte attrazione interessati dagli spostamenti sono localizzati nelle zone periurbane ed il traffico che si origina per raggiungere il centro città o le principali sedi persistenti nell’urbano di Perugia, sono, in modo evidente, non captabili dai sistemi isolati viabilistici di nuova realizzazione. Naturalmente è assolutamente necessario ridurre le quantità di mezzi privati con sistemi viabilistici alternativi pubblici". Da qui seguono una serie di punti da migliorare nel progetto presentato da Anas, nell’attesa che su tutto ciò si esprima il Ministero.