ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

La Quintana al Rione Ammanniti. C’è Zannori, dopo 17 anni di digiuno

Il Gagliardo in sella a Franceschina ha gestito il vantaggio e superato il favorito Innocenzi. Notte di festa

Il Gagliardo in sella a Franceschina ha gestito il vantaggio e superato il favorito Innocenzi. Notte di festa

Il Gagliardo in sella a Franceschina ha gestito il vantaggio e superato il favorito Innocenzi. Notte di festa

Giornata storica per il popolo rosa grigio del Rione Ammanniti che torna alla vittoria della Quintana dopo 17 anni e grazie al progetto costruito intorno al 31enne cavaliere Mattia Zannori, il Gagliardo, arrivato all’Ammanniti all’inizio del 2023. Un progetto voluto dal Priore Federico Fiordiponti e da tutti i rionali che hanno investito su di lui, raccogliendo finalmente il risultato migliore, la vittoria del Palio. La gioia arriva dopo tre tornate in cui Zannori si è dimostrato subito il vero antagonista di Luca Innocenzi, il Pertinace del Cassero e campione in carica. Il duello è apparso immediatamente chiaro: Innocenzi, secondo a partire nella prima tornata, è più veloce e stacca tutti con 53’’50, ma l’Ammanniti dimostra il particolare stato di forma e insegue a 53’’75. I numeri si invertono e il ribaltone arriva alla seconda tornata. Zannori, in sella all’esperta Franceschina, è più veloce di Innocenzi di 4 centesimi e conquista l’onore, e l’onere, di chiudere la terza tornata. La manche conclusiva, ad altissima tensione, però non cambia il risultato e Zannori, con gli occhi addosso del Campo de li giochi, mantiene il primato. Alla fine tra il primo e il secondo c’è un secondo. L’Ammanniti chiude a 2’42’’45 e il Cassero con Luca Innocenzi a 2’43’’45. Sfortunata la Quintana di Raul Spera del Pugilli, fuori alla prima tornata così come la Mora. Alla seconda escono Morlupo, Giotti e Spada, tutti per anelli mancati. Il Contrastanga si arrende per il lieve infortunio del cavallo, decidendo di non correre a scopo precauzionale. All’ultima tornata arrivano dunque Ammanniti, Cassero, Badia e Croce Bianca. Da segnalare proprio la prestazione del Fedele Adalberto Rauco, cavaliere debuttante alla Giostra che arriva alla terza tornata con tre manche pulite e all’attacco.

"Era importante vincere la Giostra perché era da anni che ce la meritavamo – racconta Zannori, emozionato – ci siamo andati vicini molte volte. A giugno abbiamo fatto una Quintana da protagonisti ma io non sono stato all’altezza di Franceschina. Ora ci siamo preparati al massimo per riscattarci e ce l’abbiamo fatta. Franceschina è una cavalla bravissima e sincera, era in forma ma dovevo esserlo anche io e stavolta è andata bene". La dedica è quella per lo staff "che mi supporta da 10 anni, al Rione Ammanniti, a mio padre che mi sostiene e ai miei figli". Tanta la pressione e l’attenzione intorno a Zannori: "Era la prima volta che correvo per ultimo. Sono rimasto concentrato sui tre anelli". Emozionato anche Federico Fiordiponti, giovane priore: "La vittoria è dei nostri ragazzi che per 16 anni hanno visto vincere. Abbiamo voluto fortemente Mattia, ci abbiamo creduto, investendo nella sua competitività. Un ragazzo esemplare e un professionista impeccabile". Per l’Ammanniti, grazie a Zannori, il 13esimo palio. "Giostra perfetta", è il commento del presidente dell’Ente, Domenico Metelli. La Quintana dunque, come da tradizione, regala grandi sorprese, ma regala anche grandi emozioni unendo, oltre i colori dei fazzolettoni. È il caso del ricordo di Jonathan Spaziani, il rionale dello Spada stroncato da un malore. Uno striscione lo ha ricordato e strappato una lacrima al Campo.