La resa di Margherita: "Ho dato tutto ciò che potevo. Non riportate Perugia indietro"

La candidata del centrodestra fa i complimenti a Ferdinandi e si raccomanda ai vincitori "Mi auguro che il lavoro fatto in questi anni prosegua per il bene e l’unità della città".

La resa di Margherita: "Ho dato tutto ciò che potevo. Non riportate Perugia indietro"

La resa di Margherita: "Ho dato tutto ciò che potevo. Non riportate Perugia indietro"

di Roberto Borgioni

Alle 15.40, poco più di mezz’ora dopo l’inizio dello scrutinio, Marco Squarta ha già capito tutto. Con lo sguardo sconsolato, nel corridoio del Quattrotorri, il neoparlamentare europeo di FdI bisbiglia al telefono: "È andata, ragazzi. Tornano al potere loro...". Il maxischermo nel salone proietta senza pietà i risultati sezione per sezione e la sconfitta di Margherita Scoccia si materializza in pochi minuti. Più escono i numeri e più nel quartier generale del centrodestra cala il silenzio. E dire che all’inizio c’era stata un’illusione: le prime due sezioni scrutinate, Montepetriolo e La Bruna, avevano messo Scoccia davanti. Poi sono cominciati a piovere i segni meno e ha preso forma la batosta.

Margherita Scoccia fa una prima apparizione nel salone alle 16.25. Il sorriso tenue, il volto stanco, deluso e provato di chi sente di aver perso la partita. Poi si ritira dietro le quinte. Ricompare quasi un’ora dopo, quando anche il maxischermo è stato spento perché ormai i risultati non contano più. La accoglie un applauso lungo, sentito, dei fedelissimi che sono rimasti ad attenderla. E lei parla con la voce ferma ma bassa. Riconosce la sconfitta, fa i complimenti a Ferdinandi ma le chiede anche di "non disperdere il grande patrimonio che lasciamo a Perugia".

"È stata una sfida dura, importante – dice la candidata del centrodestra – Perugia ha risposto, è stato un ballottaggio molto partecipato, faccio i complimenti alla mia avversaria e un augurio alla città che possa continuare a crescere e ad essere una città unita, è questo il mio augurio per il futuro. Abbiamo dato tutti il massimo, eravamo di fronte a un campo largo molto agguerrito in una campagna elettorale dai toni molto accesi. Ho dato tutto ciò che potevo, come amministratore e come candidato, ringrazio la città e gli elettori che mi hanno dato fiducia perché questo percorso mi resterà nel cuore. Mi sento di fare una raccomandazione per il bene della città: tenere in considerazione il grande lavoro fatto, mi auguro che questo venga comunque riconosciuto e portato avanti nel bene di un percorso che ha portato Perugia fino ad oggi a un livello importante che ha un valore enorme per noi e per le generazioni future, un percorso che non deve andare perduto. In questa campagna elettorale ho cercato di essere una persona pragmatica, di ragionare sui temi e di dare risposte in questo senso. È stata una partita che si è protratta fino ai tempi supplementari, che fosse una sfida complessa lo sapevamo dall’inizio. Telefonerò a Vittoria Ferdinandi – conclude Scoccia – per il momento le faccio i miei migliori auguri, gli auguri li faccio soprattutto a Perugia".

Nel quartier generale del Quattrotorri, ad inizio scrutinio, aveva fatto una breve apparizione anche il sindaco uscente Andrea Romizi, che poco dopo è però sparito dalla scena. A rimanere per commentare la sconfitta, invece, il sottosegretario all’Interno, il perugino Emanuele Prisco, di FdI: "Non me l’aspettavo – spiega con sincerità – Spero che Ferdinandi ora possa unire la città. Noi faremo un’opposizione leale, costruttiva e severa, senza sconti alle contraddizioni del centrosinistra che presto emergeranno. Ringrazio Margherita per il lavoro straordinario che ha fatto e l’impegno che ci ha messo, abbiamo fatto il massimo e ci mettiamo la faccia, nel bene e nel male". A Prisco fa eco Marco Squarta: "Accettiamo la sconfitta, in politica si vince e si perde e stavolta abbiamo perso. È una sconfitta netta che ci dà tanta tristezza, sei mesi fa lo scenario non era questo. Però non finisce qui: ripartiamo dalle Regionali". Piove, al Quattrotorri. Le luci si spengono, sulla sfida che ha riportato i perugini nelle piazze può calare il sipario.