A sette anni dal terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia, a Spoleto la ricostruzione degli edifici scolastici procede a rilento. A intervenire sul tema sono i consiglieri di Alleanza Civica, Gian Marco Profili e Alessandra Dottarelli, che chiedono chiarimenti al Comune sui lavori in alcuni edifici storici. Caso emblematico è quello della scuola media Dante Alighieri che ha visto le varie amministrazioni cambiare più volte idea su ricostruzione in loco o delocalizzazione. "Pel la Dante – scrivono Dottarelli e Profili – siamo fermi a marzo 2023, quando la Giunta, dopo avere rimandato per mesi la decisione tra demolizionericostruzione o recupero dell’edificio, finalmente ha comunicato di avere optato per la prima soluzione, che prevede un costo di 9,9 milioni, a fronte dei 5,8 disponibili. Dopodiché non se n’è saputo più niente, non abbiamo alcun aggiornamento, né sull’eventuale redazione di un progetto, né sulla stima reale dei costi o sulle ’interlocuzione informali’ che l’amministrazione avrebbe avviato con il Commissario Guido Castelli, al fine di tentare di reperire le risorse mancanti. Più in generale, i lavori di ricostruzione delle scuole di Spoleto legate al sisma stanno accumulando ritardi e in alcuni casi non se ne conoscono le cause". I due consiglieri di opposizione chiedono chiarimenti sullo slittamento dell’inizio dei lavori della Francesco Toscano da gennaio 2023 a data da definirsi. "Sono sotto gli occhi di tutti le condizioni terribili e lo stato di completo abbandono dell’edificio – continuano – ad oggi non sono cominciati neanche i lavori alla scuola primaria Miniera del Sapere di Baiano, i quali avrebbero dovuto prendere l’avvio un anno fa".
CronacaLa ricostruzione a sette anni dal sisma: "Al palo gli interventi per le scuole"