La ’scia nera’ del Covid Migliaia di ragazzi in crisi

Un adolescente su tre ha disturbi psicologici e alimentari post-isolamento. La pandemia ora si è fermata ma in Umbria ha fatto quasi 2.500 vittime.

La ’scia nera’ del Covid  Migliaia di ragazzi in crisi

La ’scia nera’ del Covid Migliaia di ragazzi in crisi

PERUGIA

L’emergenza Covid è terminata ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della Sanità, ma l’impatto è stato ovunque pesante e gli strascichi non sono certo terminati. In Umbria il Sars-Cov 2 ha provocato la morte di quasi 2500 persone in tre anni (2.489, l’ultimo c’è stato ieri) e migliaia di ricoverati. Qui sono stati effettuati oltre 9 milioni di tamponi e l’andamento nelle ultime settimane è stabile su una media di cento positivi al giorno. La pandemia ha dunque impattato fortemente sulla salute pubblica e ha inciso sulla salute mentale e il benessere psicofisico di molti, tra cui i bambini e gli adolescenti, più vulnerabili: uno su tre quello che in Umbria soffre di disturbi psicofisici legati al Covid.

Anche di questo si è parlato nell’incontro organizzato dall’associazione Elisa83 Organizzazione di volontariato (Odv) in un convegno dal titolo ‘Disagio giovanile e adolescenziale dopo il Covid’, con il patrocinio della Regione e in collaborazione con il Consiglio regionale dell’Ordine assistenti sociali (Oas) dell’Umbria. Una riflessione, coordinata da Adolfo Orsini, presidente di Elisa 83 Odv, a cui hanno dato il loro contributo alcuni professionisti che ogni giorno a vario titolo si trovano a constatare e ‘mitigare’ questo disagio. "Il problema del disagio giovanile – ha detto il vicesindaco di Perugia, Gianluca Tuteri – era già conosciuto tra gli addetti ai lavori, il Covid è stato solo un catalizzatore. Nel servizio di sostegno psicologico progetto ‘Ottavo Segno’ del Comune di Perugia abbiamo oltre mille pazienti attenzionati e il 30% di incidenza del disagio mentale giovanile, il che significa che un adolescente su tre soffre di disturbo mentale".

"Il 2020, ma poi anche il 2021 fino al 2022 sono stati anni difficili per i preadolescenti e gli adolescenti – ha affermato Laura Dalla Ragione, psichiatra, direttore Uoc Psichiatria e riabilitazione disturbi alimentari Usl Umbria 1 – che hanno risentito di più della pandemia in termini di isolamento sociale, esclusione dalla scuola e, paura del futuro. Sono aumentati i disturbi alimentari e sopraggiunti altri tipi di disturbi come attacchi di panico, depressione e autolesionismo, per cui oggi riflettiamo su come affrontarli e aiutare i nostri ragazzi". "La nostra è una regione ricca di esperienze, progetti, normative e professionalità – ha detto Patrizia Cecchetti, coordinatore Servizi sociali Asl Umbria 1 nonché socia fondatrice di Elisa 83 –. Quello che manca è l’integrazione fra i servizi.