Difficoltà nelle coltivazioni della vite e dell’olivo, che potrebbe avere delle conseguenze serie per olio e vino. Questo il quadro che traccia Cristiano Casagrande, direttore di Confagricoltura Umbria, nel bel mezzo di un’estate rovente che rischia di mettere in difficoltà il settore dell’agricoltura. Lo spaccato dipinto da Casagrande, sia a livello folignate che regionale, appare in chiaroscuro.
A parte vite e olivo, in palese difficoltà, per il resto ci sarebbero le risorse idriche per traguardare la fine dell’estate, fermi restando i provvedimenti a carattere di urgenza adottati dalle autorità, in primis la Regione, sul razionamento di acqua e sulle limitazioni degli attingimenti e la non esclusione di ulteriori provvedimenti restrittivi. "Oltre al riposo domenicale – dice Casagrande – sono stati inseriti altri due giorni di stop. Nessun problema per chi usufruisce dell’acqua del Doglio o di chi si trova sulle aste del Tevere o del Chiascio. Vite e olivo, pur essendo in un’annata di ottima qualità sanitaria, rischiano di non crescere e di cadere. Le mancate piogge hanno dato difficoltà anche al grano, prodotto in quantità minore rispetto alla media. È urgente dunque – prosegue Casagrande – mettere mano alle opere necessarie per avere l’acqua in estate. Devono poter essere costruiti dei piccoli invasi collinari e vanno accelerati i lavori per le opere di adduzione delle dighe. Serve anche rivedere la normativa europea per l’utilizzo dell’acqua sotterranea". Il tema della siccità e della crisi idrica è particolarmente sentito in questo periodo e gli imprendotoridel settore fanno i conti con il rischio di perdere i raccolti o di vedere produzioni magari anche di qualità, ma in quantità molto ridotte rispetto a quelle attese, elemento influente anche in termini di remuneratività dell’attività.
Domani, presso la sala consiliare del Comune, si svolgerà una riunione della Seconda commissione, coordinata dal consigliere Domenico Lini, proprio sul tema della siccità e crisi idrica. Invitati il vicepresidente della Regione, Roberto Morroni, il sindaco Stefano Zuccarini, il presidente dell’Ente Acque Umbre Toscane Domenico Caprini e il presidente e il direttore del Consorzio di Bonifica, Paolo Montioni e Candia Marcucci.
Dalla prossima settimana partirà anche la raccolta firme di Legambiente per la tutela del Topino. Proprio sullo stato del fiume, l’associazione ambientalista ha da poco presentato il proprio esposto alle procure di Spoleto e Perugia. Esposto che non dovrebbe essere l’ultimo in arrivo sul tema.
Alessandro Orfei