MICHELE NUCCI
Cronaca

La sindaca Ferdinandi: "Nessun rappresentante delle istituzioni può non dichiararsi antifascista"

La governatrice Stefania Proietti: "Un 25 Aprile tanto partecipato vivo e vivificante per la Costituzione come non se ne ricordano".

La governatrice Stefania Proietti: "Un 25 Aprile tanto partecipato vivo e vivificante per la Costituzione come non se ne ricordano".

La governatrice Stefania Proietti: "Un 25 Aprile tanto partecipato vivo e vivificante per la Costituzione come non se ne ricordano".

"Siamo una Repubblica antifascista e nessuno di quelli che hanno l’onore di rappresentare le nostre istituzioni può permettersi di non dichiararsi antifascista se non a costo di rinnegare la nostra storia". E’ uno dei passaggi del discorso che la sindaca Vittoria Ferdinandi ha tenuto in Borgo Xx Giugno. Era il suo primo XXV Aprile e non ha negato un filo di emozione nel ritrovarsi di fronte tanta gente. Dopo aver salutato le autorità civili e militari e tutti i presenti, rivolgendo un pensiero anche a Mirella Alloisio impegnata nelle celebrazioni a Genova, ha richiamato gli scritti in cui, andando incontro all’estremo sacrificio, due partigiani, Giordano Cavestro (Parma) e Umberto Ricci (Ravenna), manifestarono la convinzione che "l’idea" sarebbe comunque vissuta. "Giordano e Umberto erano certi che il loro sacrificio sarebbe servito da esempio – ha detto la sindaca -. Se c’è un modo in cui onorarli, è di rendere viva la memoria, farla diventare promessa e impegno solenne qui ed ora". Secondo Ferdinandi, "del 25 Aprile non si deve parlare al passato solo come di una data storica perché "è stato il coronamento di un percorso e l’inizio di un cammino che dobbiamo rinnovare ogni giorno". "Il 25 Aprile – ha sostenuto - è stato il coronamento di un percorso di Resistenza, e non, come siamo abituati a dire oggi, di resilienza", visto che "resistere, significa spingere indietro con forza; essere resilienti, invece, vuol dire che dobbiamo adattarci". "Non è più il passato – ha ribadito la sindaca -. La liberazione è davanti a noi, se ne siamo all’altezza. Se siamo all’altezza di raccogliere quelle verità: non chiuderti nella logica della paura, non giudicare, non aggredire, non lasciarlo affogare in mare, non bombardare. Quelle verità che ci sono giunte anche attraverso Papa Francesco".

La presidente della Regione, Stefania Proietti ha sottolineato come il 25 aprile di quest’anno "sia stato tanto partecipato dalla gente, vivo e vivificante per la Costituzione come non se ne ricordano". "La festa di tutte le italiane e di tutti gli italiani, dell’Italia e della Repubblica". Proietti ha ricordato "i valori fondativi della Costituzione vivi ancora oggi". "È il mio primo 25 aprile da presidente di Regione" ha aggiunto spiegando che le celebrazioni si terranno un anno a Perugia e uno a Terni. "Ci saranno poi dei momenti di riscoperta di piccole realtà dove sono avvenuti momenti dai quali dal sangue è nata laLiberazione. C’è la strage dimenticata di Mucciafora, frazione del più piccolo comune dell’Umbria, Poggiodomo, dove 7 civili vennero uccisi dai nazisti".