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Un unico colpo d’occhio per ripercorrere con creatività giocosa e colorata la storia delle Giornate del Bartoccio dal 2012 a...
Un unico colpo d’occhio per ripercorrere con creatività giocosa e colorata la storia delle Giornate del Bartoccio dal 2012 a oggi. Nella vetrina del Museo del Giocattolo in via Oberdan si è infatti inaugurata la mostra dei manifesti delle Giornate del Bartoccio (foto), una retrospettiva curata da Luciano Zeetti sulle figure della maschera realizzate dai maggiori disegnatori perugini che, di anno in anno, l’hanno secondo il loro personale punto di vista, ma sempre mettendone in evidenza il carattere schietto, burbero ma giocoso, irrispettoso e mordace.
Il primo disegnatore, il cui Bartoccio appare nel manifesto delle Giornate 2012, è stato il compianto Marco Vergoni, già autore nel 2011 della storia a fumetti del Bartoccio: “Le molte vite del Bartoccio“ (Ali&no editore). E Vergoni ha curato anche la grafica delle edizioni 2013 e 2014. È stata poi la volta, nel 2015, celebre disegnatore, illustratore e fumettista Moreno Chiacchieral, l’anno dopo il Bartoccio è stato disegnato da Claudio Ferracci, fumettista e animatore della Biblioteca delle Nuvole: è così cominciata una collaborazione, dalla quale sono poi usciti i Bartocci degli anni successivi, opera di autori cresciuti nella “scuderia” della Biblioteca, come Marco Leombruni, Filippo Paparelli, Ulderico Sbarra, Andrea Briganti, Chiara Galletti (per due anni), Valentina Bolognini, Giuseppe Varriale.
Il manifesto di quest’anno, invece, rende onore all’attore che in questi anni ha interpretato con grinta e simpatia il personaggio, e cioè Graziano Vinti. La mostra si può ammirare sempre, giorno e e notte, per tutto febbraio.