"La svolta di una città operaia". Il “laboratorio politico“ in un libro

Alessandro Portelli fa di Terni un esempio nazionale: dalla fabbrica alla sinistra, dalla destra a Bandecchi

“Dal Rosso al Nero. La svolta a destra di una città operaia. Terni laboratorio d’Italia“. E’ il libro (Donzelli editore) di Alessandro Portelli, ricercatore, tra i fondatori della storia orale, che analizza la situazione ternana e ne fa un “caso“ nazionale per spiegare le trasformazioni del mondo operaio, la crisi della sinistra, l’affermazione della destra. Insomma un approfondimento che va dall’influenza dell’Acciaieria sul territorio all’esito delle ultime elezioni amministrative, che hanno portato l’imprenditore Stefano Bandecchi sulla poltrona del sindaco.

"La storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro (’Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia’, denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero Paese", si legge nella scheda del libro riportata su donzelli.it. "Cosa è successo alla classe operaia nel nostro Paese? - si legge ancora – Perché non è più la sinistra il suo ’naturale’ punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria “mutazione antropologica“ andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare “dall’altra parte“, consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi". "La città è Terni - continua donzelli.it – a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, “dal rosso al nero“. Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose". E non è un caso che dalla Regione a Perugia, da Foligno a Orvieto, le prime schermaglie elettorali in vista delle prossime amministrative abbia un comun denominatore: occhio a quanto avvenuto a Terni".

Ste.Cin.