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Tanta gente ha partecipato nei locali del Grottino alla presentazione del libro “La via Flaminia“, opera freschissima di stampa dello...
Tanta gente ha partecipato nei locali del Grottino alla presentazione del libro “La via Flaminia“, opera freschissima di stampa dello storico ed autore Federico Uncini. Si tratta di "una pratica guida", pubblicata nella collana “Marche da scoprire“ dell’editore Nisroch, che fa conoscere una delle vie consolari più importanti della storia. Il testo ha un rilevante interesse culturale anche per le aree montane di Umbria e Marche: descrive con la precisione dello storico esperto di archeologia il percorso appenninico nei territori nocerini, gualdesi, fossatani e sigillani, perché la strada consolare collegava gli abitati di Nuceria Camellaria, Tadinum, Helvillum, Suillum, sino ad arrivare al mare, a Fanum Fortunae. Per la sua costruzione fu necessaria e venne adottata un’ingegneria di alto livello anche per i problemi connessi all’orografia. L’opera parla delle varie fasi della realizzazione dell’infrastruttura che collegava Roma all’Adriatico. L’antica via Flaminia presenta anche oggi tante testimonianze e manufatti, è un autentico museo all’aperto, ricco di storia e natura, "chilometri di meraviglie da riscoprire in uno scenario quanto mai ricco di suggestioni". Sono intervenuti, oltre all’autore, Mario Fioriti, scrittore ed editore gualdese, Sebastien Mattioli, coordinatore del Gaaum (gruppo archeologico) di Gualdo Tadino e ideatore dell’iniziativa, Vincenzo Moroni, vice presidente dei Gruppi archeologici d’Italia, l’editore Mauro Garbuglia, la dottoressa Laura Bonomi Ponzi, già Soprintendente per i beni archeologici dell’Umbria.
A.C.