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"Sarà davvero una stagione nuova. Sotto il profilo spirituale, morale, etico, civile ed anche economico". Brunello Cucinelli (nella foto con Nino Marino) guarda avanti. E con la sua visione di imprenditore illuminato, rende la presentazione del cartellone di prosa un inno alla rinascita. "Ripartiamo da qui – esorta – senza pensare a quello che ci è stato tolto. Alziamo gli occhi al cielo, il dolore sia fonte di ispirazione per il tempo a venire". Lo guida l’ottimismo mentre ricorda la lezione dei suoi maestri, San Benedetto e Marco Aurelio. "Dobbiamo ripartire con umiltà, serietà, coraggio e creatività. Facendo progetti, chiedendoci cosa vogliamo fare per i prossimi dieci anni. E questo vale per tutto, per il teatro come per le aziende". L’anno trascorso ha lasciato insegnamenti. "Non volgere le spalle alla povertà – dice – e onorare il contratto sociale con il Creato. Ora abbiamo bisogno di tornare a vivere, con bellezza, umanità e cultura".
Alla serata di Solomeo sono tante le autorità e per la prima volta c’è anche un rappresentante della Chiesa, il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve monsignor Marco Salvi. "Ho accolto subito l’invito di Brunello – dice – condivido la speranza, la fiducia, l’impegno per la cultura e l’arte nel nome della resilienza". Di ripartenza parla anche la presidente della Regione Donatella Tesei che ricorda il suo amore per il teatro ed esalta la sinergia tra il Teatro Stabile e il Festival dei Due Mondi. "Fare squadra fa crescere". L’Università degli Studi è socio del Tsu e il rettore Maurizio Oliviero ricorda la sofferenza vissuta anche dal mondo della cultura e si impegna a riportare i giovani a teatro. "Per ritrovare le emozioni in presenza e recuperare la dimensione umana". Presenti anche il rettore della Stranieri Valerio De Cesaris, il prefetto Armando Grandone, il questore Antonio Sbordone.
La lista dei ringraziamenti del direttore Marino è affollata: dalla vicinanza materiale e umana di Brunello Cucinelli alla passione e all’impegno dello staff nell’anno delle chiusure. Fino a Franco Ruggieri, "mio maestro e adesso mio grande amico".