Lacci all’immigrazione irregolare. Controlli sui detenuti pericolosi

Nel 2023 dalla Questura 151 espulsioni e 95 provvedimenti di revoca e rifiuto del permesso di soggiorno

Sono 151 le espulsioni effettuate dalla Questura nel 2023, a cui si aggiungono 95 provvedimenti di ritiro, revoca e rifiuto del permesso di soggiorno. Giro di vite della polizia, diretta dal questore Bruno Failla, sull’immigrazione clandestina. La Questura ha avviato una stretta collaborazione con le direzioni dei carceri di Terni, Spoleto e Orvieto e con le rispettive strutture di polizia penitenziaria per monitorare anche i detenuti più pericolosi. L’ufficio immigrazione ha dato esecuzione, quindi, a 151 espulsioni nell’anno appena trascorso; destinatari altrettanti stranieri irregolari, di cui 6 sono stati direttamente accompagnati ai loro Paesi di origine: Porto Rico, Marocco, Macedonia, Brasile, Albania, Nepal; 29 sono stati condotti nei Centri di permanenza e rimpatrio dislocati in varie parti d’Italia e 116 sono stati colpiti dall’ordine di espulsione firmato dal questore. L’ultima espulsione del 2023 ha riguardato un albanese di 40 anni, accompagnato al Cpr di Bari appena scarcerato dal carcere di Sabbione, dove aveva scontato due anni per rapina e violenza a pubblico ufficiale. Nella sua permanenza in Italia l’uomo aveva collezionato precedenti per furto, danneggiamento, lesioni personali, estorsione, rapina e procurato allarme. Divenuto irregolare in Italia per non aver chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno, scaduto nel 2019, sottolinea la Questura, ha trovato ad aspettarloall’esterno della casa circondaria gli agenti che lo hanno allontanato dal territorio nazionale. La collaborazione tra Questura, direzioni carcerarie e polizia penitenziaria ha portato, nel 2023, all’espulsione di tre soggetti pericolosi i cui comportamento sono stati monitorati durante la detenzione. Si tratta di un marocchino di 40 anni, entrato nel carcere di Orvieto per reati comuni e che in cella si era avvicinato all’slamismo più radicale. Scontata la pena, all’uscita dal penitenziario è stato preso in consegna dalla polizia ed espulso. Stessa sorte per un cittadino macedone, detenuto a Sabbione per violenza domestica e che in cella aveva manifestato intenti persecutori e comunque minacciato più volte la moglie. Terzo espulso un brasialiano, detenuto a Sabbione per rapina aggravata e omicidio.

Ste.Cin.