SARA MINCIARONI
Cronaca

L’addio a Riccardo. La comunità piange il sindacalista

Messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia del dirigente Fiom Cgil, deceduto a Pierantonio .

Riccardo Coccolini, 55 anni, dirigente Fiom Cgil, deceduto mercoledì in un incidente a Pierantonio

Riccardo Coccolini, 55 anni, dirigente Fiom Cgil, deceduto mercoledì in un incidente a Pierantonio

Una tragedia che addolora tutto il mondo sindacale, le istituzioni e l’intera comunità del Trasimeno. La morte di Riccardo Coccolini è uno squarcio che accomuna trasversalmente tanti ambienti e li unisce nel ricordo. Sono centinaia i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia del 55enne, dirigente Fiom Cgil, deceduto mercoledì a Pierantonio. Secondo quanto ricostruito il sindacalista è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo, mentre mercoledì viaggiava lungo la E45 - in direzione sud - dove avrebbe dovuto imboccare lo svincolo che lo avrebbe portato verso casa, dopo un incontro con le maestranze dell’azienda di Città di Castello di cui stava seguendo la vertenza.

L’auto su cui viaggiava ha prima strisciato lungo il guardrail per centinaia di metri, per poi schiantarsi contro la cuspide della rampa. Un impatto che ha ridotto la Peugeot ad un cumulo di lamiere e nel quale nessuno, oltre alla vittima, è rimasto coinvolto. Ieri, dopo l’esame esterno eseguito dal medico legale Sergio Scalise, è stato deciso che non sarà svolta l’autopsia, il sostituto procuratore Mario Formisano rilascerà il nullaosta già nella giornata di oggi e la salma potrà così fare ritorno nella sua Passignano per i funerali che potrebbero svolgersi già domani. "Profondo dolore e sincero cordoglio per la tragica scomparsa di Riccardo Coccolini, un uomo che ha dedicato la sua vita alla tutela dei diritti dei lavoratori, con passione e determinazione" così lo ricorda l’assessore regionale Francesco de Rebotti. I vertici Cgil Umbria, Cgil Perugia, Fiom Cgil Perugia si dicono "distrutti per la perdita di un compagno che è stato anche un amico e un compagno leale. Un uomo per bene, che ha combattuto le ingiustizie sempre, ovunque le vedeva, in fabbrica, nella sua Tatry, in Cgil, nella sua Passignano e in qualsiasi luogo frequentasse. Se ne è andato dando un segno indelebile della sua smisurata passione e dedizione alla causa dei lavoratori, mentre seguiva l’ennesima vertenza" dicono Maria Rita Paggio, Simone Pampanelli e Marco Bizzarri. E poi ci sono i messaggi fraterni "se ne va un amico, un compagno instancabile, ostinato e rivoluzionario - dice il sindaco di Passignano Sandro Pasquali -. Quando gli chiesi di impegnarsi in amministrazione, mi rispose che il suo posto era la Fiom, il sindacato", "forse queste parole ti avrebbero anche infastidito – scrive il consigliere regionale Fabrizio Ricci - Tu eri uno senza tanti fronzoli, diretto, schietto, anche un po’ ’gnorante’. Eri un metalmeccanico, orgogliosamente Fiom. Tranquillo Ric, è solo un modo per noi che restiamo di consolarci, almeno un po’. Per chi, così all’improvviso, senza neanche prendere fiato, ti ha perso per sempre". Anche la redazione de La Nazione - che ha sempre trovato in Riccardo un interlocutore prezioso, schietto e preparato - si unisce al dolore dei familiari.

Sara Minciaroni