L’addio della città a ’Ciri’. Personaggio della comunità

Città di Castello, si è spenta Maria Antonietta Biagioni .

L’addio della città a ’Ciri’. Personaggio della comunità

Città di Castello, si è spenta Maria Antonietta Biagioni .

CITTA’ DI CASTELLO – "Una donna che ha vissuto in modo semplice la sua vita (piena di successi) dedicata alla famiglia, al lavoro, all’associazionismo, al volley". Lutto a Città di Castello per la scomparsa di Maria Antonietta Biagioni, (conosciuta come Ciri), 78 anni, figura di primissimo piano della comunità tifernate in diversi ambiti, da quello imprenditoriale, allo sportivo, fino al turismo e alle associazioni. Assieme alla sua famiglia "Ciri" aveva legato la propria attività alla storica azienda cartotecnica, la Fisa, fondata nel 1955 dal padre il commendator Mario Biagioni, pioniere dello sviluppo industriale, poi col fratello Massimo. Fisa e Scatolificio Gasperini sono state le aziende per decenni simbolo di un settore che a Città di Castello ha dato lavoro a tante famiglie. Maria Antonietta Biagioni è stata una grande protagonista anche della storia dello sport tifernate il volley, che ha reso famoso in Italia a suon di risultati ai massimi livelli, prima con la squadra femminile della Fisa negli anni ’70 e poi con quella maschile accanto al marito Arveno Joan, (non a caso il palazzetto dello sport è intitolato al figlio Andrea). Ciri era nota anche per aver contribuito a fondare e poi sviluppare un’attività ricettiva a Torrette di Fano, la seconda "casa" dei tifernati e delle vacanze al mare. Messaggi di condoglianze da più partisono giunti in queste ore alla famiglia, al marito Arveno Joan, al figlio Antonio, al fratello Massimo. Il funerale si svolge oggi alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore.